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Fare soldi coi bond paradiso

paradiso-bondParadise bond: le azioni venute dal cielo.

Non è lo spot pubblicitario di un innovativo prodotto finanziario, ma la frase ne descrive alla perfezione il senso.

Il concetto è riferito all”iniziativa intrapresa da un arzillo parroco che quanto a creatività non ha niente da invidiare ai grandi geni della finanza.

L’encomiabile trovata di un prete ultraottantenne della provincia di Venezia sicuramente meriterebbe una titolo d’onore, quantomeno per l’originalità dell’idea messa in atto per finanziare un’opera benefica.

Ma cosa sono i bond paradiso?

Facciamo qualche passo indietro nel tempo.

Il parroco di una chiesa di Mestre, Don Armando Trevisiol, trovandosi nell’impossibilità economica di completare una casa di riposo per anziani, ha pensato di mettere in vendita le azioni della struttura stessa cedendo il diritto agli acquirenti di poter decidere in merito al completamento ed alla gestione dell’ospizio.

Inoltre, ha concesso ad ogni sottoscrittore il titolo privilegiato di detenere un alloggio all’interno del Centro Don Vecchi quater in cui trascorrere gli ultimi anni della propria esistenza.

Fin qui nulla di eccezionale, se non fosse per la speciale clausola che promette agli acquirenti, una volta passati a miglior vita, di ricevere uno sconto sui propri peccati terreni proporzionato all’importo speso nell’acquisto di azioni, da ottenere per mezzo di San Pietro, custode del Paradiso.

Ed ecco che nascono i Bond del Paradiso, azioni da 50 euro ciascuna messe in vendita attraverso La Fondazione Carpinetum diretta dallo stesso parroco.

In poco meno di un mese sono gia’ stati venduti 15mila euro di Paradise Bond e inoltre l’originalità dell’iniziativa ha attirato l’interesse dei mass media che sicuramente favoriranno la vendita di altre azioni.

Don Armando non è nuovo ad iniziative di questo genere;  in un altra circostanza analoga infatti ha venduto le stelle presenti nel perimetro dello spazio astrale presente sul tetto della chiesetta di cui si occupa.

In una intervista rilasciata al Tg5 il 1 gennaio 2009, il parroco ha dichiarato:

“Avevo pensato di vendere i miei anni, ma temendo che non fossero molti i cittadini che aspirano ad invecchiare piu’ rapidamente, ho dovuto inventarmi qualcos’altro così ho pensato di renderli compartecipi e comproprietari vendendo loro le azioni che rappresentano il valore totale della nuova struttura”.

L’elenco dei sottoscrittori verra’ raccolto in un apposito albo d’oro in cui avrà di certo una menzione speciale una nonna che ha acquistato 17 azioni per un importo di 850 euro, ben felice di intestarle a figli, nipoti e amici.

Non sapremo mai se lo “sconto di pena” verrà attuato in paradiso;  l’unica cosa certa è che Don Trevisiol ha trovato il modo di portare avanti le proprie iniziative benefiche in maniera quantomeno inusuale.

Una grande lezione di finanza creativa che insegna come le idee originali possano muovere il mondo, anche quello economico-finanziario.

Photocredit: flickr.com/creativesam


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