Risparmiare Acqua Luce e Gas Monitorando i Consumi

I contatori dell’acqua, della luce, del gas, a differenza degli altri strumenti di misurazione, non sono sottoposti a verifiche periodiche che ne attestino l’esattezza. Ciò vuol dire che l’importo in bolletta è calcolato unilateralmente, senza che il consumatore abbia alcuna certezza che quanto indicato nei consumi corrisponda al vero.

Controlli sugli strumenti di misurazione
Un’apposito ufficio, denominato Ufficio Metrico, si occupa di effettuare controlli e verifiche su tutti gli strumenti utilizzati nelle transazioni commerciali per pesare e per misurare.

Sono considerati strumenti metrici i distributori di carburanti, le bilance, le pese a ponte, i convertitori di volume del gas, i misuratori di liquidi alimentari (distributori di latte crudo, vino, ecc.), le misure lineari materializzate, le misure di capacità, ecc.

Le verifiche riguardano inoltre le officine che intervengono sui cronotachigrafi digitali, i preimballaggi, i laboratori accreditati alla esecuzione della verifica periodica, i fabbricanti che richiedono la conformità metrologica, ecc..

L’Ufficio metrico si occupa anche del Saggio dei metalli preziosi, cioè del controllo, riguardante le corrette marcature e il titolo, degli oggetti in oro, argento, platino e palladio.

Questo allo scopo di preservare il consumatore da possibili frodi. In tal modo infatti, almeno in teoria, si ha la certezza che quanto acquistato corrisponda esattamente al peso, al volume, o alla quantità indicata dagli strumenti di misurazione. I controlli avvengono per tutto, tranne che per i contatori dell’acqua, della luce, e del gas.

Secondo quanto dichiarato da Mario Mosca, Direttore del servizio tarature in Italia in una intervista rilasciata a Report, in questi strumenti di misurazione non ci sono verifiche periodiche ma vengono fatte solo nel caso di reclami.

Ma questi contatori sono sempre giusti? Non potrebbero stararsi col tempo? Eppure le verifiche sono previste dalla legge perchè lo Stato deve garantire che paghiamo quello che effettivamente abbiamo consumato. Che si tratti di acqua, luce, gas o di qualsiasi altra cosa.

Monitoraggio consumi energetici
Poichè ciò al momento non avviene, è bene adottare qualche accorgimento per verificare che i consumi riportati in bolletta siano effettivamente reali.

Nel caso della corrente elettrica, un sistema economico per controllare i consumi, è quello di segnare il numero di scatti riportati dal contatore e verificare a distanza di 24 ore quanti kilowatt vengono conteggiati.

Ripetere l’operazione per qualche giorno segnando quotidianamente i consumi. Successivamente continuare coi controlli riducendo il numero di apparecchi funzionanti, al fine di verificare che con un minor consumo energetico diminuiscano anche i consumi in bolletta.

Se ciò non avviene vuol dire che stiamo pagando più di quanto dovuto. In questo caso si può richiedere all’Enel una verifica. Se in seguito al controllo risulti un corretto funzionamento del contatore bisognerà pagare l’importo di € 50,27 + iva.

Se corrisponde al vero che il fornitore possa correggere in remoto eventuali anomalie o trend relativi ai consumi, nessuno può garantire che quando arriva il reclamo il gestore non corregga il conteggio dell’utente in modo che dalla verifica dei tecnici tutto risulti a posto.

In tal caso oltre al danno ci sarebbe anche la beffa di dover pagare l’intervento sborsando ulteriori 50 euro.

Prima di vedere cosa è possibile fare in queste circostanze, consideriamo che lo stesso procedimento può essere usato per controllare i consumi dell’acqua e anche quelli del gas.

Per quanto riguarda il contatore dell’acqua prima di procedere con il controllo dei consumi, è bene assicurarsi che nell’impianto non ci siano perdite. Questo può essere verificato tenendo tutti i rubinetti chiusi e centrollando che il contatore non continui a girare.

In caso contrario è bene rivolgersi ad un idraulico perchè ciò vuol dire che l’impianto ha delle perdite. Dopodichè si può procedere al monitoraggio dei consumi assicurandosi che ad un minor utilizzo d’acqua corrisponda un minor numero di metri cubi segnati dal contatore. Lo stesso procedimento può essere usato anche per il contatore del gas.

Anomalie nei consumi
Nel caso in cui vengano riscontrate delle anomalie nei consumi, è bene dotare i propri contatori di ulteriori contatori denominati di sottrazione o di ripartizione assicurandosi che gli stessi siano a norma.

In tal caso poi la miglir cosa da fare è quella di rivolgersi ad una delle tante associazioni dei consumatori che sapranno trovare la soluzione migliore.

Conclusioni
In rete si trovano tanti commenti di persone che hanno riscontrato consumi dichiarati dal proprio gestore diversi da quelli effettivi. Oltre a ciò svariate fonti hanno evidenziato il problema relativo ai mancati controlli periodici. Si è interessata all’argomento anche la trasmissione Report, con un servizio intitolato Due pesi due misure. Consiglio di leggerlo anche se non è molto confortante scoprire come stanno davvero le cose.



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