Mashape: Aggregatore di Applicazioni
Se c’è una cosa che mi rende fiero di essere italiano, è sicuramente venire a conoscenza di compatrioti che sono riusciti a farsi strada attraverso internet e le nuove tecnologie. Stavolta sono riusciti nell’intento Marco Palladino, Augusto Marietti e Michele Zonca.
Da Milano a San Francisco, sono approdati in America grazie a Mashape, piattaforma di sviluppo attraverso cui i webmaster possono costruire applicazioni in maniera semplice e rapida, partendo dai propri servizi preferiti nel giro di pochi minuti.
In poche parole, una sorta di aggregatore di applicazioni.
Come nasce Mashape
L’idea vera e propria cominciò a svilupparsi nel febbraio 2008 quando venne realizzata la struttura tecnica del progetto, il concetto, e il relativo business plan.
Successivamente giunse il momento della ricerca di finanziamenti il cui esito fu del tutto deludente: Accenture, MindtheBridge, Innogest, ecc.
Tutti erano dell’opinione che l’idea era valida ma nessuno voleva investire.
Arrivò uno spiraglio da dpixel e Dettori ma successivamente il comitato bloccò l’erogazione dei fondi motivando la scelta con il rischio elevato e la giovane età degli ideatori.
A fine febbraio 2009, le menti creative non sapevano più che fare. Cosi decisero di non rimandare oltre e partire con le proprie forze.
Presero un garage in affitto e iniziarono le ricerche di qualche altro collaboratore con cui condividere il progetto.
Non ci sono soldi e chi vuole collaborare lo deve fare per passione.
Questo era spiegato ai candidati che di volta in volta si presentavano ai colloqui.
Fu trovata per caso la persona giusta che piacque sin da subito a Marco e Augusto: il terzo uomo del team era Michele Zonca.
Pur non sapendo bene da dove cominciare, Mashape cominciò a prendere forma.
Le giornate erano scandite da lavori che permettessero di autofinanziarsi, alternati a ore ed ore di ulteriore lavoro al proprio progetto.
Col tempo i risultati cominciarono ad arrivare: oltre 90mila righe di codice generate in 10 mesi, da soli e con la convinzione che l’idea era quella giusta.
Alla fine i tre geni ce l’hanno fatta.
Peccato che per realizzare l’impresa siano dovuti andare negli states.
Approdati a San Francisco, anche lì hanno dovuto sorbirsi diverse porte in faccia prima di trovare gli investitori.
I signori Kevin, Dave e Dwipal, nel giro di pochi giorni hanno reso disponibile il denaro necessario all’attuazione del progetto.
“In Italia ci sarebbero voluti almeno sei mesi”, scrive Augusto sul blog di Mashape.
Il bello viene ora: far diventare Mashape una piattaforma universale per lo sviluppo di applicazioni web.
Un paio di settimane fa ho conosciuto Augusto Marietti su Twitter.
Mi ha fatto sapere in anteprima che a breve sarà disponibile la nuova versione di Mashape molto più orientata agli sviluppatori.
I publishers potranno usare nei loro blog le applicazioni presenti all’interno di Mashape e prossimamente anche embeddarle (incorporarle).
Se hai bisogno di un’applicazione ad hoc per il tuo blog, Mashape è il posto giusto.
Se ancora non trovi ciò di cui hai bisogno non hai che da chiedere, Augusto mi ha assicurato la massima disponilibità a soddisfare qualsiasi richiesta.
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