Pagamenti Equitalia: Cambiano le Regole

Nuovi accertamenti fiscali: cosa dice la legge


Dal 1° luglio scorso, gli avvisi di accertamento, diventano esecutivi dopo 90 giorni. Nel caso in cui si voglia far ricorso al giudice per chiedere di sospendere l’esecutività dell’atto, se l’organo giudiziario non decide la sospensiva entro 120 giorni, Equitalia ha il via libera automatico (non dovrà più mandare cartelle esattoriali) per recuperare le somme dovute anche in maniera forzata.

Fermo restando che, per fare ricorso, bisogna comunque pagare prima un terzo di quanto richiesto dall’erario entro i termini stabiliti dalla legge. Peccato che i tempi medi di pronuncia delle commissioni tributarie sono di gran lunga superiori (circa 6 mesi).

Senza contare che molte volte (seppur in tempi più lunghi) le richieste di sospensiva sono accolte dal giudice. Il tutto in barba al sacrosanto diritto del contribuente ad avere una giusta difesa.

Il nuovo regime riguarda: le imposte sui redditi, le relative addizionali, l’Iva e l’Irap; sono esclusi i tributi doganali e i tributi indiretti diversi dall’Iva. Le nuove norme sono riferite ai periodi d’imposta che vanno dal 31 dicembre 2007 ad oggi.

Le regole precedenti (notifica dell’avviso di accertamento, notifica dell’iscrizione a ruolo e notifica della cartella esattoriale) valgono ancora esclusivamente per quei casi in cui c’è già stato un accertamento in data precedente al 1° ottobre.

Attilio Befera, attuale direttore dell’Agenzia delle Entrate, in una sua dichiarazione rilasciata in tv (Porta a Porta del 4 ottobre) ha cercato di stemperare gli animi dichiarando:

I tempi di riscossione si sono ristretti ma sono ben più lunghi dei 2 mesi di cui tanto si parla. Passano infatti circa sei o sette mesi prima che la rihciesta di pagamento vera e propria arrivi.  Inoltre, per applicare le ganasce fiscali, se la somma dovuta è al di sotto dei 2 mila euro bisogna prima ricevere 2 solleciti, mentre nel caso di ipoteca si riceve un preavviso che allunga ulteriormente i tempi.

Questo vuol dire che il contribuente deve sperare che la lentezza della macchina burocratica giochi a proprio favore? Bel modo di aiutare chi si trova in difficoltà.

Probabilmente potrà continuare a dormire sonno tranquilli solo chi invece fa parte della categoria di evasori con la E maiuscola; in tal caso infatti, come la cronaca ci ha spesso raccontato, a fronte di una elusione di svariati milioni di euro,  molti personaggi noti (del mondo dello sport, dello spettacolo, ecc) hanno tranquillamente patteggiato per un importo molto più basso rispetto alle somme evase.


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