Nuovo Condono: Come Sarà

Condono fiscale: chi è contrario

Contrari perfino gli esponenti dei partiti che, pur concorrendo da soli alle elezioni, faranno parte della coalizione di centrodestra.

Non vedono di buon occhio il condono praticamente tutti gli alleati berlusconiani a partire da Maroni (Lega Nord), per poi passare a Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia).

Non c’è da stupirsi se poi c’è anche chi ha ritenuto un vero e proprio ricatto nei confronti degli italiani chiedere il voto in cambio di un condono fiscale che fomenta e incoraggia l’evasione fiscale.

Con la promessa aggiuntiva poi di togliere e rimborsare l’IMU, che, per chi non lo sapesse, è stata messa dal precedente Governo Berlusconi (ovvero da chi dice di volerla togliere perchè ingiusta) e successivamente confermata nel momento in cui si è dovuto votare in parlamento.

La stessa Corte di Giustizia Europea svariate volte ha bacchettato l’Italia bocciando i condoni visto che è ormai assodato che tali misure premiano e incoraggiano l’evasione fiscale.

Praticamente il ripetersi della stessa cultura della furbizia già vista di recente con lo scudo fiscale che ha permesso a tanti grossi evasori di far rientrare in Italia ingenti quantità di fondi neri.

Il tutto a fronte di un pagamento una tantum di una tassa del 5%, mentre per il resto degli italiani, spesso tassati alla fonte, le tasse pagate superano di gran lunga la metà del reddito prodotto.

La domanda è: come può un candidato politico promettere un condono il cui costo non è ancora quantificabile (le stime di spesa sono comunque altissime), se non è stato capace di togliere il bollo, come aveva promesso, che ammontava a soli (?) 4 miliardi di euro?

E come si fa a crdere a qualcuno che prima mette una tassa (vedi IMU), poi la conferma votandola e facendola entrare in vigore, cambiando idea subito dopo solo per cercare di guadagnare voti?

Questo articolo non vuole esprimersi pro o contro questo o quel partito politico ma solo dare modo di riflettere affinchè, quando si andrà a votare, si esprima il proprio consenso elettorale in maniera obiettiva e consapevole.

Basterebbe che i politici si comportassero come un buon padre di famiglia, mettendo in atto iniziative semplici, concrete e facili da realizzare: riduzione tetto massimo pensioni d’oro, stipendi ai parlamentari e ai dirigenti pubblici, eliminazione privilegi ai politici, abolizione di finanziamenti ai partiti e  auto blu, stop alle guerre che fa più figo chiamare missioni di pace, niente acquisto caccia militari.

Già questo sarebbe un grande passo verso il ritorno ad una nazione normale, in cui gli interessi politici coincidano in larga parte col sentire comune degli italiani. Altro che condono fiscale!




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