Fare Soldi e Risparmiare

C’è addirittura contraddizione nelle risposte fornite dagli operatori operatori del servizio telefonico Risponde Rai.

Secondo alcuni la tassa sul possesso della televisione è obbligatorio pagarlo solo se si detiene una tv, un computer (a prescindere che abbia o meno la connessione ad internet o la scheda tv), un videoregitratore o lettore dvd.

Secondo altri invece, il canone Rai va pagato, oltre che per il possesso delle apparecchiature indicate prima, anche se si possiede  un registratore dvd, un videofonino, uno smartphone, un lettore mp3.

Qualche operatore addirittura ha incluso nella lista anche i videocitofoni, i modem, e le fotocamere digitali.

Sembra assurdo, ma chiunque può togliersi la curiosità telefonando al numero Risponderai ( call center di Rai Radio Televisione Italiana) 199.123.000. Ogni operatore chiamato fornisce una diversa interpretazione.

Ma se fosse vero e veritiero che il canone tv sia dovuto per tutti gli apparecchi finora indicati, allora come mai la politica, il Ministero delle Finanze, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate non chiariscono ufficialmente la faccenda? L’Adoc ha provato più volte a chiedere precisazioni in merito, senza ottenere finora risposte esaustive.

In questi giorni anche Confartigianato ha scritto al Governo chiedendo oltre ad una  risposta esplicita in tal senso, sopratutto l’eliminazione per le imprese (già pesantemente colpite dalla crisi) del balzello Rai, che si dovrà pagare davvero, porterà nelle casse della televisione pubblica quasi un miliardo di euro.

Nel frattempo, sperando sia la volta buona, invece di aspettare che accada qualcosa, vediamo cosa può fare ogni titolare d’azienda per evitare che il sudore della proprio lavoro venga usato per pagare l’esibizione in prima serata della patata della Belen di turno (è questa la cul-tura presente sulle reti tv del servizio pubblico).

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