Multe Autovelox: Come Evitarle
Gli autovelox dovrebbero servire solo come deterrente per scongiurare gli incidenti stradali. Spesso però sono usati dalle amministrazioni locali solo per fare cassa in maniera furbetta. La buona notizia: è possibile evitare le multe per eccesso di velocità rilevate con gli autovelox in modo del tutto legale.
Premesso che ognuno ha il dovere di rispettare il codice stradale, è senza dubbio scorretto oltre che illegale fare multe infrangendo le regole.
Cosa dice la legge sugli autovelox
In ogni caso le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili.
Ciò vuol dire che è assolutamente vietato posizionare autovelox nascosti, al fine di cogliere in flagrante l’automobilista.
Purtroppo nella realtà avviene spesso il contrario.
Sempre più frequentemente infatti vengono segnalati dagli automobilisti autovelox selvaggi mimetizzati nei modi più svariati.
Multe autovelox: quanto si paga
Il nuovo Codice della Strada ha stabilito anche gli importi relativi alle multe per eccesso di velocità:
- superamento del limite fino a 10 km/h: da 39 euro a 155 euro;
- superamento del limite tra 10 e 40 km/h: da 155 euro a 624 euro, con decurtazione di 3 punti dalla patente;
- superamento del limite di velocità tra 40 e 60 km/h: da 500 euro a 2.000 euro con la sottrazione di 6 punti;
- superamento dei limiti di velocità di oltre i 60 km/h: il ritiro della patente.
Se si prendono multe per eccesso di velocità è bene quindi, prima di pagarle, accertarsi che siano state elevate rispettando i criteri stabiliti dalla legge.
Spesso infatti le multe per eccesso di velocità rilevate tramite sistemi elettronici possono essere impugnate ed annullate dal Giudice di Pace.
Multe autovelox: vale la pena fare ricorso?
Se il ricorso si fa per questione di principio è un conto; altra cosa è impugnare una multa per evitare di pagarne il relativo importo.
In questa seconda ipotesi infatti bisogna valutare bene le proprie mosse, tenendo conto che dal gennaio dello scorso anno i ricorsi al Giudice di Pace sono diventati a pagamento.
Nel migliore dei casi bisogna fare un versamento di 38 euro (contributo unificato) per contestare la multa. Sempre che l’automobilista sia capace di svolgere in proprio la procedura corretta.
In caso contrario infatti oltre al versamento bisogna anche sostenere le spese legali.
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