Da qualche giorno le aziende possono inviare pubblicità postale a chiunque non abbia negato il consenso, previa iscrizione al registro delle opposizioni. Si preannuncia il moltiplicarsi della posta spazzatura nelle cassette postali degli italiani. Occorrono nuove strategie per difendersi dallo spamming cartaceo.
Anche se per qualcuno la pubblicità nella cassetta della posta è utile, per molti altri è considerata solo un impiccio.
Non c’è dubbio che per il consumatore può effettivamente risultare utile consultare i volantini pubblicitari, poichè in tal modo può comparare i prezzi di più punti vendita e approfittare di sconti, offerte e promozioni e comprare dove trova il prezzo più conveniente.
Di contro, molti i risvolti negativi della pubblicità postale. Innanzitutto la posta spazzatura spesso fuoriesce in parte dalla cassetta con il rischio per il cittadino di perdere la posta vera. Oltre a ciò la posta indesiderata è un utile indicatore per ladri e malintenzionati che da una cassetta delle lettere intasata possono rilevare la prolungata assenza di persone all’interno di una casa.
Si può affermare quindi che lo spamming cartaceo in taluni casi arrechi anche danno alla sicurezza. Bisogna considerare inoltre la perdita di tempo derivante dalla necessità di smaltire la posta spazzatura, per la quale poi si deve anche pagare la tassa sui rifiuti, poichè questo implica un aumento della quantità di carta da riciclare a proprie spese.
Per non parlare poi dell’impatto ambientale causato dall’abbattimento di alberi per la produzione della carta che comunque ha il suo impatto anche quando viene riciclata (stampa, consegna, smaltimento, ecc).
Non a caso la pubblicità cartacea è considerata quella che procura il più alto costo in assoluto in termini di inquinamento. Inoltre c’è da dire che al giorno d’oggi i volantini digitali di tutti i centri commerciali (e non solo) sono disponibili su internet, sempre aggiornati e accessibili a tutti con pochi click del mouse.
Tutte le precisazioni fatte finora sono rivolte a coloro che ancora tifano per la pubblicità cartacea ed accettano il compromesso di avere la propria cassetta della posta sempre intasata per non farsi sfuggire nessuna offerta.
Come combattere la pubblicità postale
Per evitare che con le nuove norme la cassetta delle lettere venga inondata (a dire il vero la cosa succedeva anche prima) da spazzatura pubblicitaria, la prima cosa da fare è iscriversi al registro delle opposizioni dove a breve sarà possibile comunicare, oltre al proprio numero di telefono anche l’indirizzo di casa.
Purtroppo c’è da dire che il registro almeno fino ad ora non è che abbia funzionando al meglio, visto che numerosi utenti nonostante abbiano richiesto di non ricevere pubblicità continuano ad essere bombardati telefonicamente. Si spera che col tempo le cose migliorino.
Fatto il primo passo, la mossa successiva consiste nell’apporre sulla cassetta della posta una targhetta adesiva, magari scritta in più lingue, con la dicitura: No Pubblicità - I trasgressori sono passibili di sanzioni e denuncia come previsto dalla Legge.