Google: nuovi guadagni dalla politica

Google Campaign Toolkit e You Choose 2010: anche Google e Youtube scendono in campo nel business della politica. Sopratutto nei periodi pre-elettorali infatti, candidati di ogni partito non badano a spese pur di accaparrarsi il consenso degli aventi diritto al voto.

La campagna elettorale di Obama e l’incredibile raccolta fondi che lo stesso presidente americano ha effettuato via internet, ha spianato la strada alle campagne elettorali su internet.

Il colosso di Mountain View non ha perso tempo ed ha colto anche questa opportunità sviluppando servizi ad hoc finalizzati a supportare i politici in cerca di nuovi consensi.

In realtà Google non ha fatto niente di nuovo, se non rendere più accessibili i suoi già ben consolidati strumenti, che permettono ai candidati politici di esprimere i propri messaggi al meglio.

You Choose 2010 e Google Campaign Toolkit: come funzionano.

I candidati potranno sfruttare con You Choose 2010 le potenzialità offerte dalla piattaforma Youtube attraverso appositi canali.

Tra le nuove opportunità quella di inserire oltre ai video che potranno avere una durata maggiore, anche gallerie di immagini, affinchè i messaggi giungano in maniera più diretta e incisiva agli elettori.

Valore aggiunto dei servizi, la possibilità di apparire tra i video consigliati o in alternativa inserire brevi passaggi pubblicitari a sfondo politico, in una sorta di programmazione commerciale anche all’interno dei video di altri utenti su Youtube e sui siti dei partner.

Campaign Toolkit estende la possibilità di inserire i messaggi politici all’interno degli altri strumenti di Google.

Con Google Moderator, si potranno effettuare sondaggi tra gli elettori e testarne il gradimento, passando per servizi di marketing tradizionali quali Analytics e AdWords.

Google Moderator consente inoltre di dialogare facilmente ed in tempo reale con gli elettori attraverso video e testo, direttamente dal canale YouTube. Si potranno fare domande e ricevere risposte inerenti il programma elettorale.

Google Maps e Google Earth danno vita alla geopolitica, poichè i messaggi pubblicitari potranno essere indirizzati su base geografica, permettendo ai candidati di rivolgersi esclusivamente agli elettori presenti nella zona d’interesse.

Con YouTube Insight, è possibile misurare le prestazioni dei video, oltre a trovare informazioni su chi li guarda.

Insight fornirà anche informazioni relative alla provenienza delle opinioni attraverso gli strumenti incorpora, ricerca, blog, ecc.

Altro strumento utile, la call-to-action. Quando un utente clicca sui messaggi o sui video, potrà essere dirottato a qualsiasi risorsa online: blog, siti web, pagine di raccolta fondi, moduli email, questionari, sondaggi, ecc.

Promoted Video è simile ad AdWords ma ottimizzato per il video: in base alle parole chiave scelte, la clip potrà essere visualizzata nei risultati di ricerca pertinenti di Youtube, tramite un sistema di pay per click.

Il passaggio alla politica online, potrebbe essere un nuovo monopolio per Google?

Una cosa è certa: la presenza dei politici sul web diventa sempre più frequente nelle campagne elettorali, piccole o grandi che siano.



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