Potrebbe consumarsi a breve l’ennesimo furto ai danni degli italiani, con una nuova tassa denominata Imposta Generale sui Media. Nella migliore delle ipotesi, pagherà anche chi non ha la tv. Nel peggiore dei casi si pagherà per ben due volte: sia il canone televisivo che la tassa sui media.
Canone Rai: le Novità
Le dichiarazioni dei giorni scorsi rilasciate dal viceministro allo Sviluppo Economico nel corso dell’audizione alla commissione parlamentare di Vigilanza Rai, hanno evidenziato le intenzioni di una riforma all’attuale tassa sul possesso del televisore.
Seguendo le orme degli altri paesi europei, si potrebbe passare ad un’imposta generale sui media.
Testuali parole di Catricalà, poi ritrattate: “..in Europa si va abbandonando il concetto di canone a favore di un’imposta generale sui media e questo potrebbe servire da faro di orientamento…”
Comunque, ha precisato l’ex presidente dell’Antitrust: “dopo la firma del contratto di servizio verrà aperto un tavolo sul canone”.
Ha spiegato poi che è stato esaminato il modo in cui all’estero si fa pagare la tassa tv: in Grecia c’è l’addebito in bolletta, mentre Austria, Germania, Finlandia, Irlanda, Svezia e Svizzera il canone televisivo è a carico di tutti i nuclei familiari e tiene conto anche delle innovazioni tecnologiche.
Pur smentendo l’ipotesi di variazioni al canone rai, ha sottolineato l’imprescindibile necessità di far pagare a tutti quanti la tanto odiata tassa, fermo restando che si dovranno abbattere i costi, razionalizzare la spesa, investire in contenuti di qualità.
Che sia finalmente giunto il momento di snellire il carrozzone mangia soldi della televisione pubblica?
Che si cominci allora a mettere on line stipendi di dirigenti, direttori di rete, conduttori televisivi e artisti, modificare i criteri di assunzione, tenere una sola rete.
Per chi non lo sapesse: la Rai Tv conta ben 13 mila dipendenti (il triplo della CNN) e 166 dirigenti strapagati e stipendiati dai cittadini che pagano il canone; e di servizio pubblico se ne vede ben poco.
Se è vero che le tasse vanno pagate tutte, anche le più assurde (e di tasse strane e anomale in Italia ne abbiamo fin troppe) è anche vero che i soldi dei contribuenti devono essere ben spesi.
Nuovo canone Rai: come Potrebbe Essere
Cosa presagiscono le dichiarazioni di Catricalà? Facile prevederlo in un paese in cui lo sport preferito dai politici sembra essere quello di trovare sempre nuove tasse da pagare.
Scenario possibile: pagamento del canone rai in bolletta a prescindere dal possesso della tv cambiandone la definizione in imposta generale sui media.
Alternativa poco probabile ma non troppo lontana dalla realtà nel paese delle banane, doppia tassa: una per la tv e una sui media.
Sparirebbero quindi anche le categorie esenti dal pagamento della tassa sulla tv.