L’importo relativo al pagamento del Canone Rai per il 2014 potrebbe aumentare rispetto all’anno precedente, oppure scomparire del tutto. Queste le due ipotesi possibili al momento, in attesa di avere notizie certe e definitive sulla tassa che tanto infastidisce tutti noi italiani.
Come ogni anno che giunge al termine, torna alla ribalta il tema tassazione apparecchi radio tv; stavolta diverse le possibilità al riguardo: bollino sui programmi finanziati attraverso gli introiti del canone, aumento dell’importo da corrispondere, abolizione definitiva di ogni forma di pagamento per la tv di Stato.
Quali di queste teorie si concretizzeranno veramente difficile dirlo al momento; vediamo comunque nel dettaglio cosa potrebbe accadere caso per caso.
Canone Rai 2014 e Bollino sui programmi
La proposta avanzata dal viceministro dello Sviluppo Economico Antonio Catricalà, ipotizza l’introduzione di una sorta di marchio che contraddistingua tutte le trasmissioni realizzate dalla tv pubblica impiegando i proventi del canone.
Questo al fine di far sapere agli utenti in maniera chiara e trasparente come vengono spesi i soldi pagati attraverso la tassa radio tv.
Obiettivo dell bollino sui programmi del piccolo schermo: placare gli animi esarcerbati dei cittadini che non sopportano più, in tempi di ristrettezze economiche, di sentir parlare in primis di stipendi milionari elargiti a destra e a manca a diversi personaggi che lavorano in televisione.
Bollino o no, fatto sta che la maggior parte delle persone ne farebbe volentieri a meno di pagare il canone. Non a caso, una petizione apposita a cui hanno aderito decine di migliaia di persone, è stata depositata nei mesi scorsi, proprio per spianare la strada verso la cancellazione definitiva del canone rai.
Il tema è stato trattato anche in sede europea, su proposta dell’eurodeputata Maria Bizzotto in appoggio al Comitato per la Libera Informazione Radio Televisiva.
A tal riguardo si è già attivata la Commissione Petizioni per effettuare delle verifiche al fine di evidenziare la presenza di anomalie come quelle segnalate dall’Onorevole sopra citato, secondo cui, “il canone è una vera rapina di stato visto che non è e non fa servizio pubblico”.
Violerebbe poi la concorrenza libera nell’Unione Europea ed inoltre, la televisione italiana, ha così tanti scandali e disservizi difficilmente riscontrabili altrove, non solo in Europa ma probabilmente a livello mondiale.
La Commissione europea, dal canto suo, si è dichiarata all’oscuro di tale anomalia, ma ben propensa ad approfondire ogni aspetto della questione. Un’eventuale eliminazione della tassa sulla tv richiederà quindi tempi piuttosto lunghi.
Quel che di certo accadrà quasi sicuramente, sarà l’ennesimo aumento dell’imposta che per il 2013 è stata pari a 113,50 euro, mentre a gennaio 2014 potrebbe aumentare ulteriormente, per un importo complessivo annuale oscillabile dai 119,50 ai 124,50 euro.
Nello specifico, PD e PDL vogliono un aumento di 6 euro, giustificandolo come un semplice adeguamento all’inflazione, mentre il senatore Aldo Di Biagio della Lista Civica di Mario Monti, ha proposto una maggiorazione ancor più consistente, ovvero di 11 euro in più rispetto all’ultimo importo pagato.
Contrario invece il Movimento 5 Stelle che, con una dichiarazione di Roberto Fico Presidente Vigilanza RAI rilasciata sul blog di Beppe Grillo, ha definito eventuali ritocchi al rialzo una decisione intollerabile in questo momento di crisi.
Almenochè non si rientri nella ristretta cerchia di utenti esonerati dal pagamento della tassa televisiva, Non ci resta che attendere ancora qualche giorno, per sorbirci il nuovo spot che incita al pagamento del canone rai 2014 e conoscere gli importi definitivi.