I conti deposito, con l’arrivo dell’anno nuovo, sono diventati più appetibili di quanto già non fossero in passato. Restano infatti tra i pochi strumenti finanziari che nel 2012 non vengono toccati dalle nuove tante tasse entrate in vigore con la manovra Monti.
Innanzitutto, anche se per i conti deposito non sparisce l’imposta di bollo, sono le banche a farsi carico di tale onere; oltre a ciò, si abbassa anche la tassazione sugli utili che passa al 20%, con una riduzione di ben 7 punti rispetto all’anno precedente.
Ciò vuol dire che i risparmiatori che adotteranno lo strumento del conto deposito per far fruttare le proprie risorse finanziarie, potranno usufruire di tassi netti di interesse più alti rispetto al 2011.
Se poi si considera che il conto deposito si apre a costo zero, è esente da costi di gestione, permette di tenere al sicuro il proprio danaro ed ha un rischio quasi inesistente (il capitale depositato è garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, fino a 100 mila euro per ogni conto), risulta senza alcun dubbio molto più allentante rispetto a tanti altri strumenti finanziari.
Unica condizione indispensabile per aprire un conto deposito: essere già in possesso di un conto corrente tradizionale, salvo quei casi in cui, determinate tipologie di conti deposito, fungono anche da conto corrente.
Chi ricorre ai conti deposito per mettere da parte i risparmi e vuole aumentare i guadagni derivanti dagli interessi maturati sul capitale depositato, deve considerare che la percentuale di utili varia in base al periodo per cui si sceglie di vincolare i soldi: quanto più alto è questo arco di tempo tanto maggiori saranno gli interessi.
Oltre a questo, gli interessi possono essere diversi anche da un istituto di credito all’altro.
I conti deposito rappresentano dunque una valida scelta per risparmiare ed investire nello stesso momento.
Vale la pena quindi, per scegliere un buon conto deposito, valutare accuratamente tutti quelli disponibili sul mercato.