Ora è ufficiale: per spendere meno sulle bollette dell’energia elettrica e del gas basta restare (o tornare) nel mercato di maggior tutela. La conferma, per chi avesse ancora qualche dubbio, arriva dall’Autorità per l’energia: i prezzi del mercato libero sono più cari. L’AEEG ha condotto una indagine relativa ai prezzi applicati nell’anno 2011; sono emersi dei dati che per molti erano già evidenti:sul mercato libero dell’energia la corrente elettrica è più cara di circa il 13% (12,8 per cento), mentre per il gas, sempre sul mercato libero, si paga circa il 2% in più.
Praticamente, chi ha scelto di passare al mercato libero sperando di abbattere i costi energetici, alla fine ha avuto una maggiorazione dei costi in bolletta.
Per non parlare di chi si è ritrovato a cambiare fornitore energetico a sua insaputa, magari dopo essersi fatto estorcere in maniera furbetta il numero cliente.
Come se già non bastasse il fatto che le bollette della luce e del gas sono tra le più care d’Europa!
Non a caso il mercato libero di gas ed energia elettrica, nato nel 2007, aveva l’obiettivo di far risparmiare sulle spese energetiche; le cose però sono andate nella direzione opposta.
Senza contare che molti cittadini sono stati ingannati da sedicenti venditori i quali, pur di estorcere un contratto e prenderci la provvigione, si sono ben guardati di far sapere al consumatore che passare al mercato libero non è obbligatorio ma facoltativo e chi vuole può restare nell’ambito del vecchio regime.
Al contrario, in molti casi, i nuovi contratti sono stati presentati come un passaggio obbligato e finalizzato a pagare meno la luce ed il gas.
Peccato che leggere le bollette e capire effettivamente quanto si spende risulta tutt’ora più complesso di quanto si voglia far credere.
Assai difficile infatti stabilire quale sia la miglior offerta luce e gas disponibile sul mercato, a prescindere dai consumi, alti o contenuti che siano.
Facile per molti cittadini essere caduti in trappola allettati dall’opportunità di risparmiare sulle bollette, rivelatasi poi un mero specchietto per le allodole visto che di fatto il risparmio non c’è.
Se per il futuro, si spera, le cose potrebbero cambiare, al momento la verità è una sola: il mercato libero dell’energia è tutt’altro che conveniente.
Cosa fare quindi per ridurre le spese ed abbattere i costi della corrente e del gas?
Niente di più facile: tornare nel mercato tutelato e, cosa ben più importante, non fornire mai a nessuno il proprio numero utente o copia delle bollette poichè i truffatori sono sempre in agguato.
Mercato libero dell’energia: chi paga di più
Chi pensava che i costi fossero più alti solo per alcune tipologie di utenti si sbagliava: la bocciature delle tariffe energetiche relative al mercato libero hanno evidenziato senza ombra di dubbio che il maggior costo in bolletta ha colpito indifferentemente famiglie e imprese.
Anche se, riguardo le imprese, la maggiorazione dei prezzi è stata di circa la metà (6,6%) rispetto ai consumatori privati.
Liberalizzazioni energetiche: cosa è cambiato
In base all’analisi dei dati, è emerso un aumento del prezzo relativo ai costi di approvvigionamento.
In soldoni ciò vuol dire che la liberalizzazione del mercato dell’energia invece di portare vantaggi ha fatto solo lievitare i prezzi.
E’ emerso inoltre che pur essendoci numerose offerte luce e gas tra cui scegliere, risulta assai complesso comprendere quale sia la scelta migliore se davvero si vuole risparmiare.
In fin dei conti di che risparmio stiamo parlando se in ogni caso i costi sono maggiori?
Anche se le bollette fossero più trasparenti mettendo il consumatore nelle condizioni di scegliere in maniera più consapevole, comunque non ci sarebbe alcuna convenienza.
Offerte più chiare non servono a nulla se i costi sono sempre al rialzo.
Mercato libero dell’energia: come capire se conviene uscirne
Per chi ha già fatto l’esperienza di lasciare il mercato energetico di maggior tutela passando a quello libero, basta fare due conti per comprendere se è meglio tornare alla situazione precedente.
Premesso che mediamente i consumi energetici (sopratutto quelli domestici) per ogni nucleo familiare sono sempre gli stessi (con una tendenza al ribasso visto che a causa della crisi economica si cerca anche di risparmiare energia quanto più è possibile), basta confrontare il totale degli importi dei 12 mesi successivi al cambio di gestore.
Se si evidenziano importi maggiori sul totale delle bollette bisogna tornare immediatamente al mercato energetico tutelato.
Che tradotto in denaro sonante vuol dire una spesa riguardante l’energia elettrica (riferita alle famiglie) per ogni MWh pari a 96,25 euro, contro i 108,61 euro al MWh del mercato libero.
Riguardo le imprese invece si passa da 105,49 euro per ogni MWh del mercato energetico libero a 98,97 euro del mercato energetico tutelato.
Le cose non cambiano riguardo i prezzi del gas, anche se la differenza è piuttosto contenuta: il costo per le utenze private sul mercato libero è del 2% più alto di quello del servizio di maggior tutela, mentre per le imprese sale di ulteriori 4 punti percentuali.
Assodato che per spendere meno su luce e gas nella maggior parte dei casi è necessario restare nel mercato protetto, puoi risparmiare ulteriormente leggendo l’articolo che trovi nel seguente link grazie ai numerosi consigli riportati per ridurre gli sprechi energetici.