Scaldare Casa Gratis se Abiti in Campagna o hai un Giardino

Il cippato prodotto, che decomponendosi produceva calore, portava la temperatura dell’acqua a 60º con una portata di 4 litri al minuto per un periodo che andava ben oltre la stagione più fredda dell’anno.


All’interno della struttura circolare di 6 metri metteva una camera di fermentazione riempita al 75% circa di acqua e compost vecchio, tenuto precedentemente in ammollo in acqua per due mesi.

In questa camera metallica ben sigillata si attivava la decomposizione anaerobica e la conseguente produzione di metano.

Tutto intorno alla camera avvolgeva poi 200 metri di tubo di plastica da irrigazione, ricoprendo successivamente il tutto con gli scarti vegetali precedentemente raccolti e triturati.

Infine nel tubo faceva scorrere l’acqua che si riscaldava passando attraverso il compost e poi la usava sia per lavarsi che per scaldare la sua abitazione.

Il gas prodotto dalla camera di fermentazione veniva filtrato, compresso e immagazzinato in bombole pronte all’uso.

Tornando ai giorni nostri, una versione più semplice, più in piccolo, o delle dimensioni volute, può essere realizzata partendo dal cippato reperibile in commercio già pronto e al costo massimo di poche decine di euro.

I più pratici col fai da te probabilmente avranno già capito come ingegnarsi per condurre il magico esperimento; per tutti gli altri, lo spiego meglio.

Ipotizziamo di voler semplicemente far funzionare con questo sistema uno scaldino: ci servono 5 bancali (pallet) per realizzare un cubo aperto in alto, qualche quintale di cippato (più umido è maggiore sarà la resa), una ventina di metri di tubo da irrigazione.

Una volta assemblato il cubo lo riempiremo facendo in modo che il tubo capiti al centro del cippato, poi copriremo il tutto con la restante biomassa legnosa triturata e procederemo col bagnarla per qualche giorno in modo da innescare il processo naturale di digestione anaerobica.

Il cubo deve essere coperto con un telo solo sulla parte superiore, lasciando aperti e liberi gli altri lati, compresa la base (la circolazione dell’aria è indispensabile affinchè il tutto possa funzionare).

Successivamente collegheremo le due estremità del tubo al boiler, facendo in modo che il lato in basso del tubo venga innestata nella parte bassa dello scaldabagno (acqua fredda), mentre la parte in alto del tubo si dovrà collegare alla parte alta dello scaldino (dove si deposita l’acqua calda).

Così facendo, se il nostro magico generatore di energia gratis si trova più in basso rispetto al punto in cui è posizionato il boiler, si innescherà una circolazione naturale capace di funzionare senza nemmeno ricorrere ad un circolatore.

Ovviamente per ottimizzare la resa è bene coibentare la parte del tubo che fuoriesce del cubo vegetale; una giornata di lavoro e poche decine di euro spese varranno sicuramente la pena se in cambio si otterranno docce gratis a volontà anche in pieno inverno.

Spazio permettendo e con un pizzico di buona volontà, si potrà magari in seguito decidere se fare le cose in grande e passare dal boiler termicamente autonomo a scaldare casa gratis in un modo che mai prima d’ora avremmo potuto immaginare.

Chi invece vive in città o non ha un giardino, per il momento, cliccando sul link indicato di seguito, dovrà accontentarsi di mettere in pratica i migliori consigli per riscaldare la propria abitazione a costi contenuti.




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