Ne aveva parlato qualche anno addietro Jacopo Fo, anche se il suo esperimento era finalizzato a riscaldare senza spendere nulla l’acqua della piscina. Stavolta invece, un signore siciliano, sfruttando lo stesso sistema, è riuscito a realizzare un vero e proprio riscaldamento a costo zero, portando la temperatura a 60 gradi centigradi senza usare nessun tipo di carburante.
Artefice del test, perfettamente riuscito, il siciliano Calogero D’Alberti, che nei giorni scorsi nella sua casa vacanze di Petralia Soprana (situata in Sicilia, nelle Madonie in provincia di Palermo), ha spiegato e mostrato come riscaldare la casa di campagna senza spendere soldi grazie all’energia prodotta da biomassa senza combustione.
La cosa più interessante di tutte è che non è stato utilizzato nessun carburante di quelli tradizionali, bensì del semplice cippato (marrone e verde) composto da paglia, fieno, fascine, al quale è stato aggiunto concime equino che funge da attivatore.
Utilizzando questi comunissimi materiali di scarto, qualche tubo in pvc e una normale pompa elettrica per far circolare l’acqua, si è potuto innescare un processo di riscaldamento gratuito, capace di generare una temperatura di circa 60 gradi centigradi.
Temperatura che, quasi incredibilmente, rimane invariata a prescindere che sia giorno o notte, faccia caldo o freddo.
Se ti stai chiedendo che diavoleria possa mai essere o credi che si tratti dell’ennesima bufala riguardante la free energy, stavolta sei proprio fuori strada perchè la tecnica indicata altri non è che la riproduzione del poco conosciuto ma efficacissimo sistema di riscaldamento della casa e dell’acqua sanitaria con il metodo di Jean Pain.
Lo scomparso agricoltore francese appena menzionato, inventore (?) della tecnica per scaldare casa gratis, non fece altro che avere l’intuizione di realizzare un grosso cumulo di materiale organico dentro cui mettere un sistema di tubi e contenitori pieni di acqua collegati con gli impianti di casa.
Il tutto grazie alla naturale fermentazione del materiale organico (che continuava a svolere degnamente il suo dovere ininterrottamente per 6 mesi di seguito) con cui era fatta la montagnola, capace di auto riscaldarsi e conseguentemente scaldare l’acqua.
In aggiunta, sempre sfruttando il medesimo procedimento ma con qualche passaggio tecnico aggiuntivo, Jean produceva anche gas.
Se non è energia libera e gratuita questa! Energia gratis che, occorre evidenziarlo, a differenza di qualsiasi altra fonte impiegata (a prescindere dal costo e dalla tipologia), non crea nessun tipo di scarto o scorie alla fine del processo, bensì dell’ottimo compost da utilizzare per concimare le piante dell’orto o del giardino.
Vediamo ora di saperne di più sull’incredibile metodo per avere acqua calda gratis e riscaldamento a costo zero, sempre che si abiti in campagna e ci sia dunque lo spazio necessario per approntare il tutto, o che almeno casa propria sia dotata di un giardino di proprietà.
In primis, è bene precisare, per i più scettici, che durante la sorta di compostaggio spiegata finora (tecnicamente viene chiamata digestione anaerobica), non essendoci combustione non vi è nemmeno produzione di gas e non si creano neanche cattivi odori.
Pain invece integrava digestione aerobica con quella anaerobica, in modo che, in aggiunta, potesse produrre gas gratis.
Il suo cumulo di fogliame, piccoli scarti di potature, sfalci, ramaglie e sterpaglie di sottobosco, per funzionare 24 ore su 24 per più di 180 giorni di seguito e generare anche biogas, era fatto da ben 50 tonnellate di materiale.
In parole povere, il metodo del contadino francese, gli aveva permesso di diventare energeticamente indipendente se si considera che con l’acqua calda scaldava casa, e col gas naturale produceva l’energia elettrica (servendosi di un generatore), faceva funzionare la cucina, l’auto e il trattore.
L’impresa potrebbe sembrare titanica ma non c’è da spaventarsi, visto che un progetto simile, in auto costruzione, può andar bene anche se delle dimensioni di un paio di metri cubi o poco più, magari semplicemente finalizzato a trasformare da elettrico in scaldino a compost un qualsiasi boiler avido di corrente elettrica.
Cosa non da poco se si considera quanto costa l’energia in bolletta al giorno d’oggi.
Jean Pain ricavava il materiale necessario ripulendo legna, rami e fogliame di un ettaro di bosco, poi procedeva a triturare il tutto e a preparare un cumulo grande 6 metri di diametro e alto 3 metri.