In attesa dell’eliminazione del mercato energetico di maggior tutela che di certo farà lievitare le spese, ecco l’ennesima novità destinata quasi certamente a creare confusione nel settore e sopratutto penalizzare chi evita gli sprechi cercando di risparmiare sui costi della luce.
In base ai contenuti di un documento appena messo in consultazione (dovrà essere definito entro il 16 marzo prossimo) dall’Autorità per l’energia infatti, che propone una rivoluzione delle bollette, spenderà meno solo chi ha un contatore con una potenza impegnata dai 4 ai 6 KW ed un consumo annuo oscillante dai 4 mila ai 6000 kilowatt.
Nel primo caso la riduzione dei costi stimati sarà di 188 euro annui, mentre nel secondo ammonterà a meno 618 euro all’anno.
E tutti gli altri invece? Stando alle prime simulazioni avranno delle spese maggiori che vanno dai 5 ai 129 euro.
Sempre in base al documento infatti, in nome di una non meglio precisata equità, saranno svantaggiati sopratutto i single e i clienti non residenti che usano poco la corrente elettrica, mentre quelli che ne consumano di più, sempre tra i non residenti, potranno usufruire di prezzi più modesti.
E tutti gli altri invece? Cosa succederà alle famiglie? Anche per i nuclei familiari è stata fatta una previsione di come cambieranno le spese elettriche in futuro.
In base alle stime previste:
le famiglie medie residenti avranno un aumento di circa 5 euro;
le famiglie piccole residenti avranno un aggravio medio di 44 euro;
le famiglie numerose residenti spenderanno 618 euro in meno.
i grossi consumatori non residenti risparmieranno 188 euro.
Appare evidente che ci sono tanti dubbi ancora da chiarire: un anziano che non ha nessuno in casa che magari vive con una misera pensione, verrà considerato alla stregua di un single e costretto a sborsare più soldi? E anche se fosse, perchè mai un single dovrebbe pagare di più?
E che dire di chi ha comprato elettrodomestici ad alta efficienza energetica (nucleo familiare o single che sia) proprio per abbattere le spese dell’energia e che ora rischia di ritrovarsi beffato e danneggiato?
Magari ci si è fatti in quattro proprio per consumare il meno possibile e vedersi ridotte le bollette, poco sapendo che, in un modo o nell’altro, il risparmio sarà sempre più un miraggio.
E ancora: con che criteri stabiliranno ogni singola categoria? In base a cosa?
Volendo pensar male (ma non così tanto poi): non è che le lobby del settore, a prescindere dai consumi, se non riescono ad aumentare gli utili, stanno facendo di tutto affinchè almeno non si riducano?
Come sempre, ai danni di tutti noi consumatori! Occorre far notare all’autority che intanto il costo del petrolio si è dimezzato, senza che questo abbia influito considerevolmente al ribasso riguardo le energie provenienti da fonti fossili.
Poi, qualora lo avesse dimenticato, in Italia l’energia elettrica è la più cara d’Europa, più alta del 8,9% rispetto alla media dei paesi dell’unione.
Ad essere più precisi, anche se il prezzo al kilowatt è minore a quello degli altri stati UE, Francia esclusa, di contro ci sono poi le maggiori tasse che si pagano nel nostro paese, oltre ovviamente ai costi dei cosiddetti oneri di sistema che fanno salire vertiginosamente l’importo finale risultante.
Probabilmente è arrivato il momento, per chi ancora non lo avesse fatto, di valutare l’acquisto di pannelli solari fotovoltaici affinchè si possa provvedere in proprio alla produzione di energia elettrica.
Anche perchè, se è vero che la rivoluzione delle tariffe si concretizzerà a partire da Gennaio 2018, ulteriori rincari potrebbero arrivare presto dall’eliminazione del mercato di maggior tutela.