Varato il decreto legge sui pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione; via libera del Consiglio dei Ministri al piano da 40 miliardi, con una copertura finanziaria assicurata da nuovi titoli di Stato. Stanziamento di 40 miliardi nei prossimi 12 mesi, con meccanismi chiari e di facile attuazione.
La quota di debiti della P.a. non ceduta alle banche, da quanto emerso dalle dichiarazioni rilasciate da Monti, era già 61 miliardi di euro, salito a 74 a fine 2010 e a 80 miliardi a fine 2011 (non si conoscono ancora i dati relativi agli anni 2012 e 2013).
L’ammontare preciso dei debiti scaduti alla fine del 2012 si potrà conoscere non prima del 15 settembre prossimoe permetterà programmare ulteriori tranche di pagamento.
Secondo la Cgia di Mestre, fino al 2011, i debiti ammonterebbero a circa 130 miliardi di euro se si conteggiano quelli dovuti alle piccole e medie imprese.
Il decreto sui debiti statali della pubblica amministrazione si compone di 12 articoli; per pagare gli interessi sui bond emessi a copertura, sono previste riduzioni di spesa per i ministeri che dovranno altresì predisporre un elenco cronologico dei debiti scaduti della p.a. verso le imprese con l’indicazione dei relativi importi.
Lo prevede la bozza del dl sul rimborso dei crediti della p.a. Gli elenchi «sono trasmessi entro 20 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto al Ministero dell’economia e delle finanze – dipartimento Ragioneria generale dello Stato per il tramite del coesistente Ufficio centrale di Bilancio.
Le amministrazioni potranno cominciare a pagare i debiti subito dopo la pubblicazione del decreto, che si ipotizza sarà disponibile già a partire da lunedì prossimo secondo Vittorio Grilli attuale ministro dell’Economia.
Sempre in base alle dichiarazioni rilasciate da Grilli, entro il 30 aprile saranno resi noti “gli spazi finanziari ed entro il 15 maggio la ripartizione delle risorse rispetto alle richieste.
Di questi 40 miliardi, per 14 miliardi le amministrazioni avranno già la capacità propria di provvedere alla spesa, per gli altri 26 lo stato ripartisce non soltanto gli spazi di liquidità esistenti, ma anche le linee di credito”, per il periodo fra il 2013-14.
L’allungamento dei tempi affinchè venisse approvato il decreto sul pagamento dei debiti della pubblica amministrazione è servito per trovare il modo di sbloccare subito le risorse, adottare meccanismi semplici e non sforare il tetto del 3% nel rapporto deficit-pil.
Aspetto sicuramente gradito dalle aziende creditrici è che saranno pagate prima le imprese, a partire dalle fatture più vecchie e solo successivamente le banche.
Era ora! Visto che, seppur non rispettato, l’obbligo dei pagamenti entro 30 giorni esiste già da tempo
Quest’ultime riceveranno il pagamento in titoli di Stato, mentre le aziende riceveranno i loro crediti in denaro. A breve tutti i dettagli e le modalità operative per richiedere il pagamento dei crediti alle imprese.