Il 13 agosto scorso è entrato in vigore il Decreto Legge n. 138 che fissa nuovi limiti sulle operazioni in contanti. Al di sotto dei 2.500 euro nessuna controllo, per importi uguali o superiori a tale somma obbligo di pagamenti tracciabili, pena il pagamento di sanzioni.
Praticamente se si compra o si vende per importi oltre i suddetti limiti bisogna effettuare il trasferimento di denaro tramite qualsiasi strumento di pagamento al di fuori del contante: carta di credito, bancomat, prepagata, assegno, bonifico bancario, ecc.
Nel caso in cui si scelga di pagare tramite assegno (bancario o postale), questo deve riportare obbligatoriamente l’indicazione del beneficiario e la clausola di non trasferibilità.
Fare attenzione inoltre che il tutto sia svolto al momento dell’emissione con la stessa identica scrittura di chi compila l’assegno, per non sollevare l’ipotesi di una precedente emissione in bianco dell’assegno stesso.
Il rilascio di assegni circolari e di vaglia postali e cambiari, può essere richiesto per iscritto dal cliente senza apposizione della clausola di non trasferibilità solo per importi inferiori a 2.500 euro.
In un ogni caso se non si seguono le regole dettate dalla legge si incorre in una sanzione amministrativa pecuniaria (multa) che va da un minimo di 3 mila euro ad un massimo di 15.000 euro per violazioni che riguardano importi superiori a 50.000 euro.
Liberi professionisti e soggetti iscritti ad ordini professionali che violino la legge per 4 volte nell’arco di 5 anni potranno essere sospesi dall’albo per un periodo di tempo variabile dai 3 giorni fino ad un mese e fino a 6 mesi se recidivi.
L’importo di 2.500 euro è riferito alla somma complessiva dell’operazione unitaria; non è permesso quindi suddividere in più pagamenti un’operazione il cui importo è pari o superiore alla soglia prevista dalla legge, almeno che non si tratti della normale prassi di rateazione commerciale.
Gli stessi vincoli sono applicati ai titoli al portatore (libretti bancari e postali al portatore) il cui saldo deve essere al di sotto dei 2 mila e 500 euro).
Ci si potrà adeguare alle nuove norme entro il 30 settembre prossimo estinguendo i libretti o riducendone l’importo depositato con cifre al di sotto dei 2.500 euro.
In ogni caso le nuove norme hanno lo scopo di adeguare l’Italia alle disposizioni adottate in ambito comunitario in tema di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attivita’ criminose e di finanziamento del terrorismo.
Ulteriore novità: limite contanti a mille euro.