Il telemarketing selvaggio ha i giorni contati. Dal 17 di questo mese infatti sarà attivo il registro pubblico delle opposizioni per difendere appunto la privacy dei consumatori. Ecco come fare per difendersi dalle chiamate indesiderate dei call center che a tutte le ore del giorno cercano di vendere al telefono prodotti o servizi.
Moltissimi italiani, finora, erano costretti a convivere con le innumerevoli proposte di acquisto che puntualmente arrivavano via telefono, anche quando gli utenti chiedevano espressamente all’operatore di non essere disturbati telefonicamente.
La cosa più incredibile, è che le telefonate arrivavano anche agli utenti che avevano fatto rimuovere il proprio numero dagli elenchi, o addirittura avevano richiesto per iscritto di non ricevere pubblicità di nessun tipo al numero della propria utenza telefonica oltre che postale.
Con la nuova normativa, chi desidera bloccare le telefonate pubblicitarie o di tentata vendita ha un nuovo strumento: il registro pubblico delle opposizioni.
Si tratta di un albo appositamente istituito dal Ministero dello Sviluppo economico che detta le nuove regole in materia di telemarketing.
Finalmente un possibile stop alle pubblicità telefoniche che spesso e volentieri risultano sgradite alle persone.
Registro pubblico delle opposizioni: come iscriversi
Tutti coloro che hanno la linea telefonica e non desiderano più ricevere chiamate promozionali o essere coinvolti in ricerche di mercato telefoniche, possono chiedere che il proprio numero sia iscritto nel registro telefonate indesiderate a costo zero.
Il Decreto del Presidente della Repubblica n° 178 del 7 settembre 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 256 del 2 novembre 2010, ha affidato la gestione di tale registro alla fondazione Ugo Bordoni.
In alternativa, per porre fine allo spamming telefonico, si può fare richiesta via email, fax (allegando copia di un documento di riconoscimento), oppure chiamando il numero verde 800-265 265 .L’iscrizione si può fare in qualsiasi momento sul sito internet apposito, semplicemente compilando un modulo che dovrà contenere dati anagrafici, codice fiscale, indirizzo di posta elettronica e numero di telefono.
Allo stesso modo i dati presenti nell’archivio potranno essere aggiornati e se ne potrà chiedere la cancellazione, che avverrà automaticamente in caso cambi l’intestatario della linea.
Il Garante della privacy potrà accedere al registro in qualsiasi momento per effettuare le ispezioni previste dalla legge.
Le nuove regole sulle chiamate a scopo pubblicitario in pratica fanno divieto ai call center di contattare i numeri inseriti nell’albo e di effettuare chiamate anonime o con numero oscurato.
Introduce inoltre l’obbligo di informare i destinatari della facoltà di iscriversi nel registro; obbligo che sarà esercitato anche dalle società telefoniche mediante la bolletta.
Cosa cambia rispetto al passato
Così come avviene nel resto d’Europa, dove la stessa regola è stata adottata dalla maggior parte dei Paesi, (Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Islanda, Olanda, Norvegia, Portogallo, Svezia e Regno Unito), gli abbonati sono tutti contattabili, fatta eccezione per coloro che richiedono di essere iscritti nel registro.
In parole povere da ora in poi tutti i cittadini possono ricevere telefonate pubblicitarie, almenochè non neghino il consenso o richiedano di essere cancellati dal registro.
Come al solito ne faranno le spese sopratutto le persone anziane per le quali sarà più difficile effettuare il processo di iscrizione al registro delle opposizioni telefoniche.
Le aziende telefoniche dal canto loro hanno varato un codice di autoregolamentazione, a cui finora hanno aderito Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3G, Fastweb, BT Italia, Tiscali, Colt, Brennercom, Welcome, Sky-Telecare, Almaviva Contact, E-Care, Comdata e Visiant.
Il testo introduce una serie di regole a favore dei consumatori, vietando le chiamate nelle ore serali e notturne dalle 21.30 alle 9, il sabato prima delle 10 e dopo le 19, la domenica e nei giorni festivi.
L’accordo stabilisce, inoltre, che uno stesso numero non possa essere contattato due volte a distanza di meno di un mese e istituisce un comitato di garanzia, composto di 15 membri, che vigila sul rispetto delle norme.
In questo caso ci si può rivolgere al proprio operatore telefonico richiedendo esplicitamente di essere iscritti al registro per non essere più disturbati dai call center.
Almeno al telefono! Tutte belle parole! Peccato che, a registro delle opposizioni telefoniche operativo, le nuove norme siano ignorate sistematicamente da molti.
Perchè riguardo la posta indesiderata nella buca delle lettere il discorso è piuttosto complesso ma anche per le cassette postali la soluzione esiste eccome.