Con la sentenza numero 27348 del 23 dicembre 2014, la Cassazione ha stabilito che le multe al semaforo sono legittime se la durata del colore giallo è pari a 3 secondi. Questo potrebbe tradursi ben presto in un moltiplicarsi delle contravvenzioni visto che i Comuni, sempre più al dissesto, potranno sfruttare a proprio vantaggio la decisione della Suprema Corte.
La decisione è stata presa facendo riferimento ad un altra sentenza (18470/2014) e tenendo conto della circolare del Ministero dei Trasporti (n. 67906/2007) che stabilisce che il tempo minimo di durata del giallo non può mai essere inferiore a tre secondi.
Come se ciò non bastasse, l’importo delle sanzioni per il passaggio col semaforo rosso è già stata aumentato da 162 a 216 euro.
Automobilisti avvisati e ancora una volta beffati da quella che sembra una vera e propria trappola dalla quale sarà molto difficile sfuggire.
Dato di fatto che già si è avuto modo di constatare negli states, a Chicago, dove la riduzione del giallo da 3 a 2,9 secondi, ad opera del sindaco Rahm Emanuel, ha permesso di aumentare gli incassi delle multe portandoli a 8 milioni di dollari in più.
Peccato solo che qui da noi, nel bel paese delle sanzioni, un recente studio del Consiglio nazionale ricerche (CNR) risalente al 10 settembre 2001, nelle norme sulle caratteristiche funzionali e geometriche delle intersezioni stradali, ha indicato durate di 3, 4 e 5 secondi per velocità dei veicoli in arrivo pari, rispettivamente, a 50, 60 e 70 km/h.
In presenza di traffico pesante con veicoli di lunghezza massima pari a 18,75 metri, compresi autocarri, autobus, fìlobus, autotreni, autoarticolati, autosnodati, filosnodati e vetture tramviarie, è indicata una durata di 4 secondi anche per velocità di 50 km/h.
Da ciò appare evidente che nella maggior parte dei casi rispettare la regola dei 3 secondi del giallo sia quasi impossibile.
Come fare allora per cautelarsi dalle multe ai semafori? A dire il vero sono già in molti quelli che da tempo, in prossimità di un t-red (scommettiamo che i controlli elettronici si moltiplicheranno ben presto in tutta la penisola?) se trovano verde accostano a destra e aspettano il rosso.
Questo appare l’unico modo per non farsi fregare da un meccanismo che porterà non solo ad un aumento del numero di multe elevate ma anche ad un maggior numero di tamponamenti e conseguentemente dei costi assicurativi.
Forse sarebbe più logico che ogni semaforo avesse il suo tempo giallo, stabilito anche in base alla velocità media di ogni singola strada e della lunghezza del tratto da percorrere per l’attraversamento completo dell’incrocio.
Di certo sarebbe più appropriato che di cose attinenti al traffico se ne occupassero persone esperte (magari tecnici qualificati del ministero dei trasporti) piuttosto che magistrati.
Forse è arrivato il momento di chiedersi il perchè, dei circa 78 milioni di multe elevate ogni anno su tutto il territorio nazionale, 8 volte su 10, nessuno le paga.
Sarà che quasi sempre appaiono (o sono?) ingiuste, non servono a nulla e tutti cercano gli escamotage per evitarle.
A onor del vero, sempre riguardo al semaforo giallo, occorre precisare che, anche se si supera la linea di arresto, si può evitare la multa semplicemente fermandosi giacchè è proprio quello il punto in cui gli apparecchi scattano l’ultima foto (quella più importante) dalla quale si rileva il passaggio del veicolo ed è indispensabile per produrre la prova dell’avvenuta infrazione al codice della strada.
E chi proprio non riesce ad evitare, può sempre risparmiare sul costo delle multe pagando entro 5 giorni.