Risparmiare Comprando Pneumatici Ricostruiti

Risparmio energetico e di materiali

Per lo stesso volume di produzione, l’industria del nuovo impiegherebbe 71.400 tonnellate di materie prime (gomma naturale e sintetica, nero fumo, acciaio, rame, fibre tessili e artificiali, oli aromatici, prodotti chimici).

Meteriali in buona parte provenienti dalla importazione o dalla lavorazione di prodotti petroliferi, contro 20.000 tonnellate utilizzate dal ricostruito per il solo ripristino del battistrada consumato.

Il risparmio di materie prime che ne consegue è quindi di 51.400 tonnellate, cui si aggiunge il differenziale di contenuto energetico necessario per la produzione, stimato in tonnellate equivalenti di petrolio.

Questi risultati hanno una ricaduta molto positiva anche sulla bilancia commerciale del Paese che, con la ricostruzione di pneumatici e con il suo indotto nel 1998 ha ridimensionato il deficit accumulato dall’industria del pneumatico nuovo.

Risparmio ecologico

La riemissione sul mercato del ricambio di 2.960.000 pneumatici ricostruiti ha sottratto alla discarica o ad altri sistemi di smaltimento distruttivo o nocivo una quantità pari a tonnellate di pneumatici usati.

Considerando che con il solo rifacimento del battistrada consumato nel primo arco di vita del prodotto, sono stati restituiti alla loro originaria funzione.

Risparmio economico

Se al posto dei pneumatici ricostruiti il consumatore avesse dovuto sostituire quelli usurati con prodotti nuovi, avrebbe speso complessivamente 420 milioni di Euro. Risparmio stimato ricorrendo ai pneumatici rigenerati: 260 milioni di Euro, destinabili al finanziamento di altri consumi.

In pratica l’acquisto di 4 pneumatici ecologici permette di consumare circa 75 litri di petrolio in meno oltre ad evitare di mandare in discarica 40 kg di rifiuti, riducendo di 15 milioni di tonnellate di pneumatici usati che ogni anno in Europa vengono smaltiti in discarica o finiscono negli inceneritori.

Sono queste le credenziali più significative con cui il pneumatico ricostruito , dopo la lunga crisi che lo ha portato ai minimi storici per una serie di ingiuste penalizzazioni strutturali, burocratiche e fiscali che occorre rimuovere al più presto se si vuole assicurare la sopravvivenza del settore.

Si spera che l’Italia si decida a porre in essere sgravi fiscali specifici, finalizzati a promuovere l’acquisto delle gomme rigenerate, anche per i consumatori spinti da una motivazione non solo ecologica ma anche economica. Chi invece vuole continuare ad utilizzare gomme e pneumatici tradizionali pur senza rinunciare al risparmio concreto, può sempre ricorrere agli ottimi prezzi proposti online dal sito Gommadiretto.



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