Prestiti statali per studenti meritevoli (di età compresa tra i 18 e i 40 anni) resi disponibili dal progetto Diritto al Futuro: 19 milioni di euro per chi ha bisogno di un prestito fino ad un massimo di 25 mila euro rimborsabili in un arco di tempo compreso tra i 3 e i 15 anni.
Possono usufruirne gli studenti con voto di laurea pari almeno a 100/110, superamento di almeno metà degli esami previsti dal piano di studi.
Il fondo è stato istituito dal Ministero della Gioventù in collaborazione con l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) ed ha lo scopo di a finanziare master e corsi universitari.
Dopo il successo dei Mutui per le Giovani Coppie, Diritto al futuro promuove il fondo studio, con uno stanziamento di 19 milioni di euro che serviranno a concedere prestiti agevolati agli studenti più bravi.
Nello specifico il fondo consente ai giovani meritevoli ma privi dei mezzi finanziari sufficienti, di intraprendere un percorso di studi o completare la propria formazione grazie a un prestito garantito dallo Stato.
Ogni studente ha la possibilità di cumulare più di un prestito, per un totale di 25 mila euro, che saranno erogati in rate annuali non inferiori ai 3 mila euro e non superiori a 5 mila euro.
Cosa ancor più interessante riguarda il piano di ammortamento: la restituzione del prestito inizierà almeno 30 mesi dopo aver riscosso l’ultima rata del finanziamento.
I prestiti agevolati per gli studenti saranno concessi dagli istituti di credito che hanno aderito all’iniziativa.
I soggetti interessati devono in ogni caso essere in regola con il pagamento delle tasse universitarie e risultare iscritti ad uno dei seguenti corsi:
corso di laurea triennale ovvero specialistica a ciclo unico e in possesso del diploma di scuola superiore con un voto pari almeno a 75/100;
corso di laurea magistrale e in possesso del diploma di laurea triennale con una votazione pari almeno a 100/110;
master universitario di primo o di secondo livello ed in possesso del diploma di laurea, rispettivamente triennale o specialistica, con una votazione pari almeno a 100/110;
corso di specializzazione successivo al conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico di medicina e chirurgia con voto pari almeno a 100/110;
dottorato di ricerca all’estero che, ai fini del riconoscimento in Italia, deve avere una durata legale triennale;
risultare iscritti ad un corso di lingue riconosciuto da un Ente Certificatore che abbia una durata non inferiore a sei mesi.
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