Tre diverse realtà sul web, una delle quali anche in Italia, hanno cavalcato la medesima idea sviluppando nuove forme di community in cui è possibile comprare o vendere servizi a basso costo ad un prezzo fisso e prestabilito.
Solo per fare qualche esempio: c’è gente disposta a pubblicizzare un sito web tramite il proprio account Twitter o Facebook, si trovano fantomatici esperti SEO che si offrono di ottimizzare blog e siti web oppure ragazze accattivanti che vendono i propri messaggi carini su Facebook spacciandosi per fidanzate.
Se ancora gli esempi non bastano, c’è gente disposta a commentare i post a pagamento, utenti che vendono i propri scherzi telefonici, ecc.
Si potrebbe andare avanti per ore e la lista sarebbe interminabile.
Le bizzarrie non mancano (seppur minori) tra quelli che cercano determinati servizi da acquistare.
Alcuni utenti cercano fan page di Facebook in vendita che abbiano almeno 10 mila fan, altri vogliono farsi tradurre un intero ebook in una determinata lingua.
Altri ancora cercano esperti di Twitter in grado di far aumentare i propri seguaci, o addirittura internauti alle prime armi disposti a spendere pochi euro o dollari per farsi attivare un account Gmail.
Le caratteristiche dei servizi proposti o richiesti variano in base al sito e alla provenienza territoriale degli utenti.
Sono molte le categorie disponibili e se ne possono proporre di nuove.
Il funzionamento è abbastanza simile su tutte e tre le piattaforme.
I venditori inseriscono in bacheca il prodotto o servizio da vendere, mentre i compratori trovano l’annuncio di proprio interesse, consultano i feedback e pagano con paypal.
Per aumentare le probabilità di vendita devono cercare di essere il più originali possibile poichè alcuni servizi sono piuttosto inflazionati a differenza di altri che risultano privi di concorrenza.
Piccoli lavori online o prestazioni professionali che siano, in teoria c’è la possibilità di guadagnare qualcosa comodamente da casa seduti davanti al proprio computer.
Si parte da TenBux che ha stabilito come prezzo 5 e 10 dollari per vendere o comprare.
Sul sito Fiverr si acquistano o si cedono prodotti e servizi a 5 dollari.
L’equivalente italiano dei siti appena menzionati è Novee che ha fissato il prezzo a 9 euro e 99 centesimi.
Questi tre portali hanno molto in comune: i prezzi molto bassi e i servizi in vendita più impensabili.
Precursore tra i tre siti è stato Ten bux, seguito a ruota da Fiverr, mentre l’ultimo nato in ordine temporale è l’italiano Novee, online da pochi giorni.
Ogni transazione è accompagnata da un feedback che l’acquirente potrà lasciare al termine del servizio o della prestazione che ha acquistato.
In questo modo si permette agli altri utenti di sapere quali sono i venditori più corretti e quelli da cui invece è meglio tenersi alla larga per evitare spiacevoli sorprese.
La piattaforma italiana trattiene 99 centesimi di euro per ogni vendita, contro il 20% degli altri servizi che offrono lo stesso servizio.
L’inserimento di ogni annuncio è gratuito come lo è anche la registrazione.
Gli apparenti piccoli margini di guadagno per i venditori, possono aumentare considerevolmente qualora si riesca ad offrire un servizio originale che nel contempo attiri l’attenzione dei compratori.
Possono sembrare esigue anche le entrate per le aziende che offrono il servizio.
Eppure pochi centesimi possono trasformarsi in grosse cifre se il servizio, come pare che stia succedendo, prenderà piede diventando il punto di riferimento di chi vuole comprare o vendere piccole prestazioni a buon mercato.
Speriamo solo che i servizi offerti dai venditori valgano qualcosa in più del prezzo pagato.