La detrazione massima non può superare comunque i 400 euro. L’Imu si comincerà a pagare a partire da giugno 2012 (acconto) in 2 rate la seconda delle quali (saldo) avverrà nel mese di dicembre. Per il pagamento bisogna obbligatoriamente utilizzare il modello F24.
Imu: chi pagherà di più
Almenochè non subisca delle modifiche in corso d’opera, così com’è adesso l’Imu rischia di gravare maggiormente sul bilancio delle famiglie a basso reddito. Infatti la detrazione base di 200 euro (e la maggiorazione di 50 euro per figlio) sulla prima casa non è legata al reddito del proprietario: che si guadagni mille o un milione di euro all’anno, il bonus resta lo stesso.
Addirittura, allo stato attuale, sembra che il pagamento della tassa sugli immobili sia dovuto anche ai nuclei familiari privi di reddito.
Sarebbe stato più giusto applicare uno sconto maggiore a chi guadagna meno e ridurlo a chi ha un reddito più alto; o quanto meno esentare dal pagamento chi si trova in uno stato di precarietà (famiglie senza reddito, nuclei familiari i cui componenti anno perso il lavoro).
Senza contare che non si è nemmeno tenuto conto di famiglie in cui ci sono anziani non autosufficienti o disabili, che avrebbero anch’essi diritto ad una detrazione.
L’assurdo è che i nuclei con figli sotto i 26 anni, hanno uno sconto sull’Imu anche se anche se lavorano e producono reddito, a prescindere da quanto guadagnano.
Inoltre non sono state considerate le famiglie che vivono in abitazioni in affitto, che rischiano di farne maggiormente le spese poichè i proprietari delle case quasi certamente faranno in modo di far ricadere il costo della nuova tassa sugli inquilini, aumentando il canone di locazione.
Ma non doveva essere una manovra equa? Per fortuna, in alcuni casi, si può risparmiare anche sull’Imu; vediamo come fare.
Risparmiare sull’IMU
In caso contrario, per risparmiare sull’imposta municipale unica, oltre ad eventuali detrazioni, si può adottare talvolta qualche altro accorgimento che in certi casi permette di eliminare del tutto la spesa.
Anziani possessori di immobili che non hanno parenti: potrebbero vendere la nuda proprietà della propria abitazione, o in alternativa donare l’immobile ad una onlus o altro ente caritatevole (mantenendo il diritto di usufrutto), che si accollerà del tutto l’onere della nuova tassa.
Famiglie che possiedono più di un immobile ed hanno figli o altri parenti: intestare eventuali altri immobili ai figli o ad altri parenti (meglio se tramite donazione con usufrutto) visto che le seconde case, come spiegato prima, pagano un importo maggiore rispetto alla prima abitazione.
In questo modo ad ognuno dei componenti della famiglia risulterebbe il possesso di un solo immobile considerato prima abitazione (Imu ridotta).
Le nuove modifiche Imu apportano ulteriori cambiamenti alla tassa sugli immobili così come era stata concepita.