Secondo diverse fonti ci sarebbero ancora svariati miliardi di lire in giro che non sono stati convertiti in Euro. C’è chi ha colto la palla al balzo reintroducendo nel proprio negozio la possibilità di pagare anche con la vecchia moneta raccogliendo in 10 mesi circa 14 milioni.
A dire il vero dal 2002 (data in cui è entrato in vigore l’euro in Italia) ad oggi, sono stati in molti i negozianti dei settori più svariati che ciclicamente hanno introdotto la possibilità di pagare in Lire nei propri punti vendita e la cosa si è sempre rivelata un successo.
Quello che più stupisce però è che a distanza di più di 9 anni ci siano ancora in giro così tanti soldi non convertiti in moneta corrente.
Il titolare di un bar enoteca dell’entroterra versiliese infatti, che dal gennaio scorso ha deciso di accettare pagamenti con la vecchia moneta, è riuscito ad incassare in pochi mesi la bellezza di 14 milioni del vecchio conio.
Non c’è che dire, un bel gruzzoletto che presto sarà portato alla Banca d’Italia per essere convertito in euro. Sauro Pardini, ha annusato l’affare venendo a sapere che in Italia circolavano ancora 4 miliardi e mezzo di banconote della vecchia divisa.
In realtà secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia aggiornati al 31 maggio dell’anno scorso si tratterebbe di 2550 miliardi di lire ovvero circa 1 miliardo e 300 milioni di euro così suddivisi:
197 milioni di biglietti da mille lire, 21,5 milioni di duemila lire, 30,7 milioni di banconote da 5 mila lire, 7,4 milioni di 50 mila lire, 12,4 milioni di 100 mila lire, 288mila pezzi del taglio da 500 mila lire.
Riguardo le monete in metallo poi, siccome non sono dotate di numeri di serie, la Banca d’Italia non tiene neanche il conto; in ogni caso non si tratta di bruscolini.
Un po’ per scommessa, un po’ per provocazione, ha messo fuori dei cartelli che annunciavano la novità.
Non c’è voluto molto per capire che erano ancora parecchie le persone ad avere nel cassetto le tanto amate lire.
Non a caso in 10 mesi ha raccolto ben 14 milioni, sia in monete che in banconote. Coi tempi che corrono, il successo è assicurato.
Considerato che non costa nulla rendere possibile anche il pagamento col vecchio conio nei negozi, chiunque può approfittarne per incentivare i consumatori ad acquistare presso i propri punti vendita allettandoli con la possibilità di spendere eventuali lire in proprio possesso.
Visto che c’è tempo fino al 28 febbraio prossimo per convertire le lire in euro (ultimo giorno utile per la conversione in euro: 28.2.2012 – fonte Banca d’Italia).