Fare soldi e risparmiare

Le prime notizie relative al servizio First click free, risalgono a qualche anno fa, quando sul blog di google venne pubblicato un post che accennava lo studio di  un nuovo meccanismo attraverso cui gli editori presenti su google news,  potessero decidere di autorizzare l’accesso degli internauti ai propri contenuti previo pagamento di un canone prestabilito.

“In pratica, quando un utente clicca su un link presente in Google News, potrà leggere l’articolo liberamente.

Se invece vorrà accedere ad altre notizie presenti nello stesso sito in cui ha letto il primo articolo, sarà dirottato nella pagina di login e/o registrazione.

In tal modo, leggere un articolo, potrebbe rivelarsi utile a far comprendere al visitatore l’originalità, l’autorevolezza e l’accuratezza dei contenuti, invogliandolo a sottoscrivere l’abbonamento.

“Pensi che google news vada bene cosi’, oppure credi che sarebbe positivo implementare First click free?  condividi con noi le tue opinioni.”

Recitava pressappoco così il post in oggetto . Ma fino a qualche mese fa, non si era più avuta alcuna notizia in riguardo.

Fino a quando, Rupert Murdoch (i primi di aprile di quest’anno)  ha rilasciato una dichiarazione sconvolgente: Google deve smettere di citare i miei articoli.

Il magnate australiano ha dichiarato di voler adottare un meccanismo attraverso cui vietare a Google l’accesso ai propri contenuti , e poi rendere accessibili soltanto a pagamento le news presenti sulle proprie testate online.

Immediata la replica di Google che in un primo momento aveva risposto ( forse un pò sarcasticamente)  che tutti gli editori sono liberi di farlo.

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