Via libera del Senato al Divorzio breve in versione semplificata e velocizzata, che ora torna alla Camera per la lettura finale e l’approvazione definitiva. Prevista la riduzione da 3 anni a un massimo di 6/12 mesi dei tempi minimi prima dello scioglimento del matrimonio. Cancellata la norma sul divorzio diretto che avrebbe permesso, in determinate circostanze, di saltare la fase di separazione.
Dopo 4 mesi l’assemblea di Palazzo Madama ha dato il proprio consenso nel ridurre i tempi per la cessazione degli effetti civili del matrimonio.
Basteranno sei mesi tra separazione e divorzio, in caso di separazione consensuale, mentre ce ne vorranno 12 quando si tratta di separazione giudiziale.
Il testo era stato approvato dalla commissione Giustizia nel novembre del 2014; dopo le ultime modifiche e l’approvazione a larga maggioranza ( 228 sì, 11 no, 11 astenuti) ora dovrà tornare alla Camera per la lettura finale.
La norma sul divorzio diretto stralciata ieri, si prevede venga inserita in un decreto di legge apposito da assegnare prioritariamente alle competenti commissioni parlamentari, affinchè arrivi in tempi brevi all’esame delle commissioni e dell’Aula.
Quello che è stato denominato anche con la dicitura di divorzio lampo, era contenuto nel comma 2 dell’articolo 1 del testo e avrebbe potuto essere chiesto, anche in assenza di un periodo di separazione, da entrambi i coniugi con ricorso congiunto all’autorità giudiziaria.
Sempre a condizione che non fossero coinvolti figli minori, o maggiorenni incapaci, oppure ancora portatori di handicap grave o figli con meno di 26 anni non autosufficienti economicamente.
Favorevoli alla cancellazione del divorzio lampo: Pd, Udc, Forza Italia e Nuovo centrodestra, e presumibilmente anche gli avvocati matrimonialisti e annesso indotto amministrativo e burocratico. Contrari, invece, MoVimento 5 Stelle e Sinistra, Ecologia e Libertà.
Le novità sul divorzio breve riguardano in primis i tempi di separazione che in un primo momento si prevedeva di farli decorrere dalla data di notifica dell’atto, mentre allo stato attuale partiranno dal momento in cui ci sarà la comparizione dei coniugi davanti al presidente del Tribunale.
In questo modo, anche se i tempi saranno leggermente più lunghi, si eviteranno dubbi interpretativi.
Altro modifica apportata, sicuramente molto apprezzata da tutte le coppie intenzionate a sciogliere il vincolo matrimoniale, è rappresentata dal fatto che, le nuove norme, varranno anche per i procedimenti in corso.
La legge cambia anche la modalità di scioglimento della comunione dei beni tra marito e moglie che si scioglie nel momento in cui il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati».
Tempi tenici previsti dalla Camera per arrivare ad un’approvazione definitiva del divorzio breve all’italiana: qualche mese, ovvero entro l’estate prossima.
In attesa che il divorzio breve entri definitivamente in vigore, non si sa ancora se, oltre a volerci un arco di tempo minore, avrà anche dei costi inferiori rispetto al passato.
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