I controlli bancari su conti e transazioni da parte del fisco scatteranno ben presto con lo scopo di combattere l’evasione fiscale. Circa 40 milioni i conti e le carte di credito passati al setaccio per fare emergere chi, nonostante le contromisure adottate, cerca di frodare il fisco in tutti i modi.
Niente più segreto bancario quindi visto che gli operatori finanziari (banche, istituti di credito, intermediari finanziari, uffici postali, ecc) saranno obbligati per legge a comunicare all’Agenzia delle Entrate tutti i dati richiesti, così come indicato dall’articolo 11 del Decreto Salva Italia.
Accertamenti bancari del fisco: dati presi in esame
L’Anagrafe tributaria riceverà tutti i dettagli riguardanti ogni tipo di transazione finanziaria, oltre ai dati sensibili che caratterizzano i conti correnti.
Nello specifico saranno comunicati tutti i saldi (iniziale e finale), gli addebiti e gli accrediti, la compravendita di fondi e titoli, la frequenza di accesso alle cassette di sicurezza, gestioni patrimoniali, gestione conti deposito.
Analisi bancaria su conti e transazioni: i dettagli
Nello specifico, i controlli fiscali in banca (e alle poste) riguarderanno:
Conti di deposito e conti correnti: con esame a inizio e fine anno del saldo contabile e controllo parziale e totale di accrediti e addebiti;
Conto titoli: controvalore dei titoli rilevato contabilmente a fine anno e alla fine dell’anno precedente (come da estratto conto); l’importo totale degli acquisti di titoli, fondi e via dicendo effettuati nel corso dell’anno e l’importo totale dei disinvestimenti.
Carta di credito o di debito: utilizzo del plafond di spesa alla fine dell’anno precedente e a fine anno; importo totale degli acquisti effettuati nel corso dell’anno; nel caso di carte prepagate l’importo totale delle ricariche o delle carte acquistate.
Fondo comune di investimento: ammontare del contratto di gestione a fine anno e alla fine dell’anno precedente; importo totale delle sottoscrizioni di quote nell’anno e dei rimborsi.
Gestione patrimoniale: valore globale del patrimonio a fine anno e alla fine dell’anno prima; l’importo totale degli apporti nel corso dell’anno e quello dei prelievi.
Certificati di deposito e buoni fruttiferi: totale degli importi facciali a fine anno e alla fine dell’anno precedente; importo totale delle accensioni e delle estinzioni nel corso dell’anno (escluse quelle transitate su un deposito titoli).
Esclusione dai controlli bancari
Non saranno soggetti ad alcun controllo le operazioni postali tramite bollettino con importo inferiore a 1.500 euro.
I primi controlli dell’erario per scovare gli evasori, su prodotti e strumenti finanziari, riguarderanno gli anni 2011 e 2012.