Euribor e Spread: termini da conoscere per capire come calcolare la rata del mutuo a tasso variabile, poichè viene quantificata sommando i due parametri.
Euribor rappresenta il tasso di riferimento e la parte variabile, mentre lo Spread altro non è che il reale guadagno della banca che concede il mutuo, facilmente individuabile nella rata in quanto è la parte fissa, quella stabilita all’atto della sottoscrizione del contratto.
Se l’Euribor ha valore positivo viene sommato al valore dello Spread, mentre se ha valore negativo dovrebbe essere sottratto al valore dello Spread; purtroppo questo avviene davvero molto raramente in quanto molte banche, hanno la brutta abitudine di considerarlo pari a zero, quindi non sottraendo nulla.
Accade così che la rata da pagare anche nel miglior mutuo resta comunque più alta di quanto dovrebbe essere. Ma qui entra in gioco un’altra variabile: la cosiddetta  clausola Floor o clausola Pavimento.
La presenza o meno di detta clausola nel contratto di mutuo può fare la differenza. Anzi; la fa!
Infatti i contratti con la clausola “floor” hanno una rata fissa che non scenderà mai al di sotto di un tetto prestabilito in fase contrattuale, anche in caso di Euribor molto negativo.
Al contrario, i contratti senza clausola “floor” permettono al consumatore  di dare il via alle pratiche per la restituzione delle somme pagate non dovute.
Questo è almeno ciò che è successo agli assistiti da Adiconsum che con un semplice reclamo, hanno ottenuto la restituzione del loro denaro versato in più.
In questo caso la banca può scegliere se riaccreditare quanto dovuto oppure considerare le somme pagate in più come se si trattasse di un’estinzione parziale anticipata.
Quest’ultima procedura è preferita dagli istituti di credito in quanto con l’occasione di ricalcolare i piani di ammortamento, variano anche le condizioni contrattuali; ovviamente non a favore del cliente.
Negli ultimi tempi comunque tale cattiva abitudine pare stia lasciando posto ad una maggiore correttezza, ma resta comunque buon consiglio controllare in che modo la banca calcola la rata.
Sembrerebbe superfluo, ma è sempre importante ribadirlo, leggere bene il contratto prima di firmarlo e se qualcosa non appare chiaro prendere tempo per rileggerlo con calma e chiedere tutte le spiegazioni in merito.
Nei nuovi contratti di mutuo potrebbe comparire oltre a quella “floor” anche un altra clausola, ancor peggiore della precedente, che sancirebbe la vendita dell’immobile dopo 18 mesi di inadempienza.
In altre parole se non paghi la rata per 18 mesi perdi la casa; la banca te la sequestra e la mette in vendita.
Sarebbe una buona abitudine quella di farsi seguire da una associazione di consumatori.
Ve ne sono diverse sul territorio italiano le quali, possono darti tutta l’assistenza di cui hai bisogno.