Finti Prestiti: Quando la Truffa Arriva via Mail

In questi casi infatti, contattando il fantomatico finanziatore, la tecnica che più viene sfruttata è quella di richiedere al beneficiario del prestito,  gli estremi della carta di credito e del conto corrente.

Da qui al pacco il passo è breve: o viene prosciugato il conto del boccalone di turno oppure, talvolta, si può anche ricevere veramente il denaro chiesto in prestito.

Peccato solo che si tratti di denaro sporco, magari rubato con tecniche affini ad altri ignari utenti.

Infatti, non appena il denaro transita sul nostro conto, diventiamo automaticamente complici del delinquente e quindi passibili dell’accusa di riciclaggio di denaro sporco e associazione a delinquere.

Senza contare che, se si è proprio fortunati, i soldi arrivano davvero e la truffa non viene scoperta dagli inquirenti, magari basta pagare in ritardo una rata per ritrovarsi con dei brutti ceffi in casa ed un finale che lascio solo immaginare.

Tornando al mio amico, non convinto delle mie spiegazioni, ha voluto contattare il Finanziatore su skype? Indovinate com’è andata a finire?

La prima cosa che si è sentito chiedere è stata il numero della carta di credito e l’invio di un bonifico (la modica cifra di 1000 euro).

Chiaramente il versamento da farsi su un conto cifrato nelle isole Cayman, che sarebbe dovuto servire per le spese di istruttoria e l’avvio delle pratiche di finanziamento, il cui accredito, sarebbe avvenuto entro 24 ore.

A quel punto il mio amico, in campana dopo i miei avvertimenti, si è convinto che si trattava di una truffa ed ha interrotto la comunicazione col malfattore.

Purtroppo non sempre le cose vanno a finire in questo modo e sono sempre di più i malcapitati che, magari in cerca di una soluzione ai debiti, anche se sanno in cuor loro che si tratta di un raggiro in piena regola, si illudono del contrario e si fanno abbindolare.

Cosa fare in questi casi: se si riceve una mail simile a questa, evitate assolutamente di rispondere o peggio ancora di contattare il truffatore su skype.

Collegatevi al sito della Polizia di Stato, seguite le indicazioni e fate subito denuncia.

Precisazione importante: quella riportata in questo articolo, rappresenta solo una delle tante truffe online (tra le molte che mi è capitato di vedere, sicuramente la meglio architettata).

Talvolta infatti, la truffa che corre sul web può configurarsi in maniera diversa dal phishing tradizionale.

In ogni caso, diffidare sempre da messaggi di posta elettronica di banche, poste, finanziarie o altro, che magari chiedono di seguire un link ed inserire i propri dati personali o quelli del proprio conto in banca o peggio ancora della carta di credito.



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