La maggior parte degli atti emessi da Equitalia nell’ultimo decennio potrebbero non avere alcun valore poichè dichiarate nulle le nomine di molti dirigenti dell’ente di riscossione i quali, pur non avendo i requisiti richiesti dalla legge, hanno firmato gli accertamenti e le relative cartelle.
Il Tar del lazio ha stabilito con una sentenza (n. 6884 del 1.08.2011) che all’interno delle Agenzie delle Entrate, gran parte del personale che firma gli accertamenti non ha i requisiti di dirigente richiesti.
Di conseguenza gli atti emessi da tali soggetti sono nulli e, con essi, anche le relative cartelle Equitalia.
Infatti, su un organico di 1.200 dirigenti del Ministero, solo 400 posti risultano coperti da dirigenti abilitati, ovvero assunti tramite regolare concorso, mentre gli altri 800 incarichi sono stati conferiti indebitamente a dei nominati.
Nella sentenza appena citata, la trasmissione dei ruoli ad Equitalia per la loro riscossione – prerogativa un tempo affidata alla competenza esclusiva degli Intendenti di Finanza – in questi ultimi dieci anni è stata illegittimamente effettuata da semplici impiegati, spesso privi del diploma di laurea.
La notizia non arriva da un pinco pallino qualsiasi, bensì da una ex Intendente della Guardia di Finanza successivamente direttrice della Commissione Tributaria e in ultimo in forza al Tesoro e all’assessorato regionale al Turismo (la Dottoressa dottoressa Maria Rosaria Randaccio).
La stessa dottoressa Randaccio ha presentato un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti e all’Avvocatura Generale, proprio per i fatti sopra esposti. Chiunque avesse ricevuto cartelle esattoriali potrebbe quindi fare ricorso per vizio di nullità.
La notizia bomba che potrebbe portare una ventata di speranza alle migliaia di persone pressate da Equitalia e schiacciate dalla crisi è da prendere con le dovute cautele ma da considerare sicuramente, rivolgendosi ad un esperto tributarista (avvocato o dottore commercialista che sia).
Per dare una informazione più accurata possibile che non lasci spazio ad equivoci, appare doveroso fare anche una precisazione.
Occorre sapere infatti che la sentenza del Tar del Lazio n. 6884 dell’1 agosto 2011, con la quale si è ritenuto illegittimo il conferimento di incarichi dirigenziali a 762 funzionari dell’Agenzia delle Entrate, è stata sospesa dal Consiglio di Stato, con ordinanza n. 5199 del 29 novembre 2011.
In base a tale sentenza, varrà comunque quanto riportato sopra secondo cui si può chiedere l’annullamento delle cartelle di pagamento di Equitalia?
E in ogni caso, ferma restando la validità della sospensione della sentenza da parte degli organi competenti, resta comunque da chiarire un altro aspetto non di poco conto.
Le cartelle esattoriali emesse da soggetti non titolati infatti, a prima vista sembra possano essere (condizionale d’obbligo) anche impugnate per falso, con gravissime conseguenze giudiziarie anche di natura penale a carico dell’autore, del promotore e copromotore della cartella stessa.