Invitalia: Ripartono i Finanziamenti per l’Autoimprenditorialità e l’Autoimpiego

Fondo Perduto Invitalia StartupDopo mesi di attesa, è nuovamente possibile presentare domande per l’avvio di attività imprenditoriali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia chiedendo l’aiuto di InvItalia. Disponibili 80 milioni di euro per le agevolazioni Autoimpiego e Autoimprenditorialità.


Ripercorriamo brevemente le caratteristiche degli incentivi, gestiti da Invitalia secondo i criteri previsti dal D. Lgs. 185/2000, che prevedono l’erogazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tassi agevolati.

Incentivi per l’Autoimpiego

InvItalia sostiene la realizzazione e l’avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione attraverso le seguenti linee di finanziamento:

1) Lavoro Autonomo: per ditte individuali ed investimenti non superiori a € 25.823 – Le ditte individuali devono essere costituite dopo la presentazione della domanda;

2) Microimpresa: per società di persone ed investimenti non superiori a € 129.114 – Le società devono essere già costituite al momento della presentazione della domanda;

3) Franchising: per ditte individuali o società, da realizzare con Franchisor accreditati con InvItalia.

Le agevolazioni consistono in contributi a fondo perduto per spese di investimento e costi di gestione, nonchè in un mutuo agevolato per parte degli stessi investimenti. Inoltre, InvItalia prevede l’erogazione di servizi di assistenza tecnica e gestionale.

Per concorrere all’assegnazione delle agevolazioni occorre presentare, telematicamente prima e in formato cartaceo poi, una domanda che contiene il business plan.

Successivamente, l’aspirante imprenditore che riesce a superare la prima fase di valutazione del progetto, dovrà sostenere un colloquio finalizzato alla verifica del possesso delle conoscenze e capacità necessarie alla realizzazione dell’idea imprenditoriale.

I requisiti per presentare la domanda

Per tutte e tre le misure descritte (Lavoro Autonomo, Microimpresa, Franchising) i soggetti proponenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • maggiorenne alla data di presentazione della domanda
  • non occupato alla data di presentazione della domanda
  • residente nel territorio nazionale
  • sede legale, operativa e amministrativa deve essere ubicata nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

In merito al requisito dell’occupazione, è bene sottolineare quali siano i soggetti che si considerano occupati ai sensi dell’art.17 del D.Lgs. 185/00, e che quindi non possono richiedere l’accesso a questo tipo di agevolazioni:

  • i titolari di rapporti di lavoro dipendente (a tempo determinato e indeterminato, anche a tempo parziale);
  • i titolari di contratti di lavoro a progetto, intermittente o ripartito;
  • i soggetti che esercitano una libera professione;
  • i titolari di partita IVA, anche se non movimentata;
  • gli imprenditori, familiari (nel caso di impresa familiare) e coadiutori di imprenditori;
  • gli artigiani.

Questa misura, che finanzia le imprese con contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato, intende promuovere la creazione di nuove società o l’ampliamento di società già esistenti. Per accedere alle agevolazioni, le imprese devono essere composte in maggioranza – sia dei soci sia dei capitali – da giovani tra i 18 e i 35 anni e devono richiedere aiuti per investimenti non superiori a 2,5 milioni di Euro.

L’Autoimprenditorialità eroga contributi per la produzione di beni e la fornitura di servizi in diversi settori.

Settori ammissibili

A) produzione di beni in agricoltura, industria e artigianato e fornitura di servizi alle imprese – non sono finanziabili i servizi alle amministrazioni pubbliche – (D. Lgs. 185/2000 – Titolo I Capo I).

Invitalia sostiene investimenti fino a 2.582.000 euro sia per la creazione di nuove imprese (da intendersi come nuove società, comprese le cooperative di produzione e lavoro), sia per l’ampliamento di imprese già esistenti che che:

  • rispettano i requisiti di composizione del capitale sociale e di localizzazione della sede richiesti per la “creazione di nuove imprese” alla data di ricevimento della domanda e nei 2 anni precedenti;
  • hanno avviato l’attività almeno 3 anni prima della data in cui Invitalia riceve la domanda;
  • sono economicamente e finanziariamente sane.

In merito alla fornitura di servizi alle imprese, InvItalia intende favorire i seguenti settori:

  • fruizione dei beni culturali (esclusi quelli statali)
  • turismo
  • manutenzione di opere civili e industriali (esclusa la manutenzione straordinaria)
  • tutela ambientale
  • innovazione tecnologica
  • agricoltura
  • trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroindustriali.

B) Cooperative sociali (D. Lgs. 185/2000 – Titolo I Capo IV)
Gli incentivi sono rivolti alle cooperative sociali di tipo “b”, con interventi in conto investimenti sino a 516.000 euro per le cooperative sociali – iscritte nell’apposito registro tenuto dalle Camere di Commercio – di nuova costituzione e fino a 258.000 euro per le cooperative sociali già esistenti. Anche in questo caso sono previsti contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato.

In tali cooperative, le persone svantaggiate – ai sensi della legge 381/91 art. 4 – devono costituire almeno il 30% dei lavoratori della cooperativa e, compatibilmente con il loro stato soggettivo, essere soci della cooperativa stessa.

Anche in questo caso, i settori ammissibili sono:

  • produzione di beni in agricoltura, industria e artigianato
  • fornitura di servizi alle imprese (sono esclusi i servizi alle amministrazioni pubbliche).

Sono escluse le attività nei settori commerciale, socio-sanitario, siderurgico, costruzione navale e delle fibre sintetiche.



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