In arrivo un aiuto alle imprese che a causa della crisi non riescono a onorare i debiti con Equitalia: ulteriore proroga di 72 mesi per il pagamento per le imprese che riescono a dimostrare di essere in un temporaneo stato di peggioramento della situazione di difficoltà.
Lo prevede un nuovo emendamento già approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera ed inserito tra le ultime misure che stanno per essere approvate dal Governo tecnico Monti.
La nuova iniziativa sembra poter dare una boccata di ossigeno alle tante aziende in crisi che si trovano per giunta schiacciate dalla morsa di Equitalia.
Già da qualche anno infatti, migliaia se non milioni di italiani, si lamentano per il modo di operare di Equitalia ritenuto in molti casi vessatorio nei confronti dei cittadini.
Nell’emendamento si precisa che anche alle imprese che avevano già ottenuto una rateizzazione ma non erano state in grado di pagare la prima rata o le due successive può essere concessa un’ulteriore proroga.
Periodo massimo: 72 mesi, a patto che non sia intervenuta decadenza. Se sussistono le condizioni, il contribuente in debito può richiedere anche la variabilità delle rate con importi che aumentano di anno in anno.
Per gli importi fino a 5 mila euro la richiesta di proroga può essere accolta anche in seguito alla presentazione di una semplice richiesta motivata e documentata sulla situazione economia dell’impresa.
Sopra tale somma sarà necessario procedere con l’accertamento della temporanea situazione di obiettiva difficoltà.
Il nuovo provvedimento prevede altresì che bisognerà garantire al contribuente oneri inferiori a quelli in essere alla data di entrata in vigore del decreto.
Sarà lo Stato a stabilire l’entità dei costi di riscossione a carico dei debitori Equitalia che non farà più pagare un aggio del 9% ai contribuenti a cui deve riscuotere i tributi.
Gli aggi finora concessi unilateralmente e in quota fissa (4,65% per pagamenti entro 60 giorni e 9% oltre questo termine), saranno d’ora in poi commisurati agli effettivi costi sostenuti dall’ente di riscossione.
Altra nota interessante, riguarda la vendita degli immobili pignorati e ipotecati: sarà il proprietario stesso a seguire la vendita al posto di Equitalia.
Per rendere il processo più trasparente, la cessione potrà avvenire esclusivamente per mano dello stesso debitore al prezzo di mercato.
Il debitore venderà il bene e consegnerà l’intera somma ad Equitalia, che provvederà a restituire al contribuente la somma che eccede il debito.
Per conoscere il dettaglio delle modalità di pagamento dei debiti Equitalia fare riferimento all’apposito articolo.