Si chiama Wonderful Water ed è frutto dell’indiscussa creatività italiana, ad opera dell’ingegnare Aldo Marin che con la sua avveniristica macchina in grado di depurare l’acqua inquinata, anche quella radioattiva, è riuscito nell’intento di creare un sistema di potabilizzazione altamente efficace e a basso costo.
L’inventore italiano, nel 2005, ebbe l’idea di lavorare su un meccanismo che fosse capace di trasformare in acqua idonea all’uso umano anche quella più inquinata, con lo scopo di aiutare le persone meno fortunate che non hanno l’acqua potabile in casa.
I risultati andarono ben oltre ogni aspettativa, grazie al caso che si mise in mezzo: anche se le prime prove avevano già dato buoni risultati, fu l’imprevisto infatti che ad un tratto permise all’apparecchiatura di far fuoriuscire acqua talmente pura da andare al di sopra di ogni previsione.
A questo punto gli studi furono spostati in un laboratorio specializzato, usando di volta in volta liquidi sempre più inquinati.
Clicca sul seguente link per saperne di più sull’arsenico nell’acqua presente in molte zone italiane.
E ogni volta il risultato fu incredibilmente sbalorditivo poichè l’acqua ottenuta era talmente depurata da rendere complessa anche la misurazione del grado di purezza.
Quella che all’inizio fu battezzata come pentolaccia, dopo circa 8 anni di sperimentazione è stata chiamata wonderful water, rivelandosi efficacissima allo scopo per cui è stata progettata.
Il congegno in questione, agli esordi esteticamente simile ad una sorta di lavatrice che è bene ribadire, secondo le dichiarazioni dello stesso Marin avrebbe costi di produzione molto ridotti, è stato addirittura testato con risultati sbalorditivi, in un centro di rifiuti tossici italiano impiegando acqua che presentava un tasso di radioattività 76mila volte superiore rispetto a quella di Fukushima.
Ed è lì che si trova attualmente un prototipo di dimensioni più grandi dello standard, nel deposito di scorie nucleari Avocadro di Saluggia, in provincia di Vercelli, dove ha già trasformato in acqua purissima 45 mila litri di liquidi radioattivi conservati in due cisterne.
In base al programma, il lavoro si concluderà i primi di dicembre, quando rimarranno solo 10 litri di concentrato insoluto e il resto solo acqua buona da bere, da tutto quel liquido altamente tossico.
Anche se la presentazione ufficiale della rivoluzionaria apparecchiatura è avvenuta l’anno scorso durante la conferenza del Remtech di Ferrara, la notizia si è diffusa al grande pubblico solo in questi giorni, sopratutto grazie al web.
Se dovesse essere installata in un qualsiasi ambiente domestico, civile o industriale, potrebbe produrre quotidianamente ben 30 litri di acqua potabile, rimuovendo qualsiasi tipo di scorie e batteri a prescindere dal tipo di acqua di provenienza, che sia piovana, saponata, sporca o addirittura di fogna.
Tutto questo senza utilizzo di filtri e producendo pochissimi residui, visto che Wow, tecnicamente, altri non è che un separatore di molecole che scinde appunto l’H2O da tutto il resto tramite un processo termo dinamico di evaporazione.
Tra le particolarità della macchina, il fatto che non si basa su osmosi inversa, può lavorare usando fonti rinnovabili come l’energia solare ed è in grado di rimuovere tutti i contaminanti da qualsiasi acqua.
Occorre precisare che l’invenzione destinata a cambiare la storia (basti immaginare quello che potrebbe fare a Fukushima) è stata messa a punto in collaborazione con il professor Massimo Oddone, chimico dell’Università di Pavia e un team di dieci ingegneri, prima di essere coperta da un brevetto mondiale.
Innumerevoli le applicazioni possibili che ovviamente non si fermano solo alla depurazione totale dell’acqua.
Ad esempio lo smantellamento di centrali nucleari a costi contenuti, la bonifica di siti e falde acquifere inquinate, la depurazione di scarichi agricoli e industriali, la purificazione del percolato delle discariche, depurazione delle acque di lavaggio degli acciai, di verniciatura, di colorazione dei tessuti, ecc.
I benefici non finiscono qui visto che, gli scarti prodotti sopratutto dalla depurazione delle acque derivanti dall’industria galvanica, potrebbero addirittura essere reimmesse nella filiera industriale grazie all’alta concentrazione di nichel, metallo che ha un valore abbastanza elevato sul mercato.
Secondo quanto riportato sul sito ufficiale, l’invenzione è stata perfezionata e testata dai laboratori Arpav di Padova, dal Cnr, dall’Università di Pavia e dal Laboratorio per l’energia nucleare applicata, ottenendo tutte le attestazioni necessarie (in questo momento sta certificando i risultati anche il National Physical Laboratory del Regno Unito).
Dunque in un futuro ormai alle porte, grandi benefici non solo ambientali ma anche economici, sempre che, i grandi gruppi di potere e le lobbies che regnano nel mondo dello smaltimento dei rifiuti tossici, accetteranno di rinunciare ad un business che gli consente di guadagnare cifre esorbitanti.
Al momento il progetto Wow wonderful water è alla ricerca di partner finanziatori che contribuiscano a immettere sul mercato le tante applicazioni per cui è stata progettata.
Certo i dubbi sono davvero tanti ma ben presto ci si augura che almeno qualcuno possa essere sciolto.
Bufala o scoperta sensazionale? Quanta energia occorre per poter realizzare tutto il processo?
E ancora: L’acqua purissima generata non è dannosa e letale quanto e forse più di quella inquinata?  Come mai una notizia così importante non è stata pubblicata su qualche rivista scientifica?
I poteri forti o le eco mafie riusciranno come spesso accade ad acquisirne il brevetto per poi insabbiarlo?
O magari lo ridurranno ad un mero depuratore d’acqua domestico che renda buona e priva di qualsiasi sostanza nociva anche l’acqua di casa che comunque male non sarebbe, visto che molti acquedotti del bel paese sono contengono percentuali di arsenico al di sopra della soglia limite.