Separazione e Divorzio all’Estero

divorziareIn costante aumento nel bel paese le coppie che, per accorciare i tempi burocratici necessari a rendere effettivo lo scioglimento del vincolo matrimoniale (separazione – divorzio), decidono di svolgere l’iter recandosi all’estero.

Se in Italia occorrono dai 4 ai 13 anni per divorziare, nel resto dell’unione europa bastano pochi mesi.

L’espediente, perfettamente legale, consente di ottenere un divorzio quasi immediato risparmiando tempo e denaro.

Probabilmente non passerà molto e si potrà anche divorziare via internet, grazie alle nuove regole in materia che dovrebbero essere applicate a breve in Gran Bretagna.

Tempi italiani per separazione e divorzio

In Italia, per ottenere il divorzio, devono decorrere almeno tre anni dalla data della prima udienza di separazione.

In tale circostanza il giudice rilascia l’autorizzazione a vivere separati e stabilisce qualsiasi altra condizione (affidamento dei figli, assegnazione della casa, assegno di mantenimento ecc).

Quanto costa divorziare

Se c’è accordo tra gli ex coniugi, per il divorzio all’italiana si spendono indicativamente dai 1000 ai 200 euro.

A tale somma vanno aggiunte le spese per la divisione di eventuali beni e l’eventuale presenza di assegni di mantenimento.



All’estero i costi legali sono in linea con quelli italiani, talvolta addirittura inferiori.

Premesso che ormai solo in pochi paesi europei  (Polonia, Malta, Irlanda del Nord) oltre all’Italia esiste ancora la fase di separazione, recarsi all’estero per divorziare vuol dire in primis saltare questo passaggio che allunga molto i tempi.

Senza contare che i divorzi nei Paesi UE  sono immediatamente validi e riconosciuti in tutti gli stati membri Italia compresa, ai sensi del Regolamento (CE) n. 2201/2003.

Infatti la procedura per ottenere il riconoscimento in Italia di una decisione di divorzio, di separazione personale o di annullamento del matrimonio resa da un tribunale di un altro Paese dell’Unione Europea è uguale ed automatica per tutti gli stati membri.

Poichè ciascuna delle due parti (marito o moglie) possono impugnare tale riconoscimento, è bene ricorrere al divorzio all’estero solo nel caso in cui ci sia accordo tra le parti (consensualità).

Procedimento

Si prende una casa in affitto all’estero con intestate le utenze e il contratto e si chiede la residenza.

Trascorso qualche mese si inoltra l’istanza di divorzio e in poco tempo si può tornare in patria con la sentenza che dovrà semplicemente essere trascritta.







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