Buone notizie per i consumatori con qualche pendenza fiscale. Ci sono delle modifiche che verranno introdotte al decreto fiscale: per agevolare chi è in debito con Equitalia si rottameranno anche le cartelle del 2016 anche se con modalità diverse e tempi più lunghi.
Questa è la direzione che sta prendendo la discussione in Bilancio sul decreto fiscale.
A quanto pare cambieranno sia i tempi per il pagamento delle rate Equitalia che,  per le cartelle rottamate,  sarà più dilungato tra una rata e l’altra, sia le cartelle ritenute ammissibili che potrebbero andare ben oltre quelle del 2015.
L’accordo si sarebbe trovato sull’emendamento di Scelta Civica-Ala che sposterebbe al 2018 almeno un terzo delle somme dovute.
Dal debito dovuto almeno due rate sarebbero pagabili nel 2018; di cui l’ultima da saldare entro il 15 dicembre.
Per il momento l’uso del condizionale resta d’obbligo in quanto questo progetto è ancora in fase di studio della ragioneria che avrebbe stimato in circa 400 milioni le risorse che serviranno per attuarlo.
L’emendamento  (che deve sempre prevedere la copertura finanziaria che copre la modifica proposta al testo di base)  prevede che le risorse aggiuntive provengano dall’allargamento alla definizione agevolata ai ruoli affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2016 e non più fino al 31 dicembre 2015.
Inoltre c’è anche un ultima modifica alla norma che non era prevista fino ad oggi; ossia la possibilità che vengano rottamate anche le ingiunzioni di pagamento provenienti dagli almeno 4500 comuni che ad oggi non riscuotono con Equitalia, ma tramite servizi diversi, e che da questo momento potrebbero decidere di aderire alla proposta.