E’ in fase di definizione dei principi e dei criteri il Programma Garanzia Giovani, che attuerà interventi volti ad assicurare che i 15 – ventiquattrenni, ricevano una formazione adeguata alle loro attitudini e vengano opportunamente sostenuti ed indirizzati verso il mondo del lavoro.
Il Piano si è ispirato alla Raccomandazione Europea del 22 Aprile 2013, che invita gli Stati membri a garantire ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale.
La situazione attuale
In realtà, già il D. Lgs. n. 181 del 2000 prevede, nei confronti dei giovani (fino a venticinque anni compiuti o, se in possesso di un diploma universitario di laurea, fino a ventinove anni compiuti) una garanzia di offerta, entro quattro mesi dall’inizio dello stato di disoccupazione, di “una proposta di adesione ad iniziative di inserimento lavorativo o di formazione o di riqualificazione professionale od altra misura che favorisca l’integrazione professionale”.
La “Garanzia per i giovani”, quindi, almeno in riferimento a coloro che si registrino presso i servizi per l’impiego, è quindi già parte della legislazione nazionale sin dal 2002.
Di fatto, però, sino ad oggi è mancata la piena operatività di tale disposizione e manca, inoltre, un sistema organico in grado di monitorare i servizi erogati e consentire la valutazione dell’efficacia degli stessi.
Manca del tutto, invece, la componente di garanzia destinata ai giovani in uscita dal sistema d’istruzione formale che non si iscrivano ai servizi per l’impiego.
Per questo, l’attuazione del Piano “Garanzia per i giovani” può rappresentare una grande opportunità per la sperimentazione di un più efficace sistema di presa in carico dell’utente, di un’analisi dei fabbisogni individuali e dell’attivazione basata sulla obbligazione reciproca.
Il Piano nazionale della “Garanzia per i giovani”: come funzionerà
Attraverso una Struttura di Missione dedicata alla realizzazione del Piano, che sta già lavorando da diversi mesi, sono allo studio le azioni più adatte per:
1. offrire a giovani destinatari della garanzia l’opportunità di un colloquio specializzato, preparato da percorsi di costruzione del cv e di autovalutazione, che prepari i giovani alle scelte del ciclo di vita ed all’ingresso nel mercato del lavoro;
2. rendere sistematiche le attività di orientamento al mondo del lavoro nel sistema educativo (istituti scolastici, istruzione e formazione professionale ed università), sia attraverso gli operatori sia con interventi sostenuti da supporti informatici ad alto valore aggiunto;
3. incoraggiare interventi sistematici nei confronti dei NEETs (acronimo di “Not in Education, Employment or Training”, cioè i giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono iscritti a scuola né all’università, che non lavorano e che nemmeno seguono corsi di formazione o aggiornamento professionale) che hanno abbandonato il sistema di istruzione e formazione, sia direttamente attraverso i servizi per l’impiego sia prevedendo appositi partenariati con le imprese, le istituzioni pubbliche, gli enti non-profit;
4. promuovere percorsi verso l’occupazione, anche incentivati, attraverso servizi e strumenti che favoriscano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, nonché l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità.