Ci hanno sempre insegnato che per raggiungere i nostri obiettivi, in termini di soddisfazione economica e professionale, avremmo dovuto conseguire l’agognata laurea.
E’ qualcosa che viene chiesto in automatico quando, ad esempio, due mamme si incontrano dopo tanto tempo, parlando dei figli studenti: che facoltà ha scelto?
E sempre lo stesso tema, diventato ormai scabroso, ci mette tra gli ultimi posti in Europa, facendoci arrossire dalla vergogna, inquadrandoci come uno dei Paesi peggiori per il numero e per la preparazione dei nostri laureati.
Per non parlare poi dei nostri politici, e di quanti di loro occupino posti di rilievo avendo solo un semplice diploma.
Ma la laurea è davvero indispensabile per lavorare e per sentirsi considerati in Italia?
Ovviamente dipende dal tipo di occupazione che si vuol praticare.
Personalmente non mi sognerei mai di sottopormi ad una operazione medica praticata da un giovane diplomato, ma se devo far sostituire il tubo sotto il lavello… è’ tutta un altra cosa!
Ora; senza nulla togliere al grandioso potere della cultura, di cui io personalmente sono un estimatore, bisogna tuttavia scindere il campo lavorativo professionale dalla passione personale per uno o più argomenti, in quanto ritengo che non sempre le due siano legate.
Prima di tutto ogni anno molti giovani compatrioti si iscrivono alle solite note facoltà (giurisprudenza ad esempio) dietro la vana speranza di trovare un lavoro ben retribuito dopo il raggiungimento della laurea; con il risultato di creare un esercito di avvocati di cui molti senza la minima passione per l’argomento.
Altri, pur se lo fanno con passione, vanno comunque ad ingrossare le fila degli eserciti di disoccupati.
Per fortuna, nel nostro Paese dalle mille contraddizioni, c’è anche la possibilità di svolgere un’occupazione diversa, possibilmente seguendo le proprie inclinazioni personali, ottenendo soddisfazioni personali ed economiche anche senza possedere il famigerato pezzo di carta.
L’arrivo dell’era tecnologica, poi, ha dato una grande mano in questo senso, con la nascita di nuove figure professionali.
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Lavori ben pagati senza laurea
Partiamo dalle attività più tradizionali, come ad esempio quella dell’artigiano: Idraulico, muratore, falegname, elettricista, sarto, giardiniere, operaio specializzato, parrucchiere…
La stessa cosa dicasi per un bravo cuoco, panettiere o pasticcere; basta notare tutte quelle trasmissioni TV che hanno fatto dei tanti Antonino, Rubio o Bonci le nuove star del piccolo schermo… non pensi che guadagnino abbastanza?
Non c’è Paese che non si bloccherebbe senza gli artigiani, che negli ultimi anni si stanno molto rivalutando e che portano a buoni guadagni.
Se svolti con passione e con un po’ di capacità organizzative, possono portare alla nascita di nuove aziende e di nuove idee.
Ma il tutto non si esaurisce qui.
Ci sono molte altre attività che comportano ottimi guadagni e che, se anche prevedono delle conoscenze tecniche e prevedono una preparazione scolastica, non richiedono comunque una laurea.
Tra di esse ci sono tutte quelle nuove figure professionali che l’era digitale ha portato.
Lavori digitali senza laurea
E-commerce manager: il responsabile delle vendite online di una azienda, il cui compito, inoltre, è quello di definire le strategie di marketing, organizzare le campagne pubblicitarie, aggiornare i prezzi, i prodotti, le promozioni e le offerte presenti nel catalogo online, oltre che controllare l’andamento delle vendite.
Tenendo conto che negli ultimi anni le vendite online nelle aziende hanno conosciuto e conoscono tutt’ora una crescita oltre le aspettative, non ci si stupirà nel sapere che il guadagno annuale di un e-commerce manager oscilla tra i 50 agli 80 mila euro, in base all’azienda ed all’esperienza maturata.
Uno stipendio simile lo percepisce anche il responsabile di progetto; figura professionale molto ricercata, meglio conosciuto come e-commerce project manager il cui compito consiste nell’organizzare e pianificare la realizzazione di un progetto di e-commerce aziendale.
Restando sempre nell’ambito informatico, troviamo colui che si occupa di rendere visibile un’azienda online attraverso i siti web, ovvero il digital marketing manager, la cui retribuzione varia in base alla bravure oltre che alla grandezza dell’azienda, partendo da un minimo di 30/35 mila euro fino ad arrivare anche ai 100 mila euro l’anno.
Il web analytics manager ha invece il compito di analizzare i dati provenienti dal web che riguardano le aziende, di interpretarli e di redigere dei report completi delle attività analizzate; la sua retribuzione va dai 30 ai 70 mila l’anno.
Tra queste nuove figure professionali abbiamo anche il più conosciuto webmaster che è colui che realizza e sviluppa siti web, provvedendo alla sua pubblicazione on-line ed al suo corretto funzionamento.
E’ un lavoro in continua crescita ed al momento permette di guadagnare cifre che come minimo che si attestano sui 25/30 mila euro l’anno.
C’è poi chi si occupa di posizionare il sito web tra i primi posti nei vari motori di ricerca; è il SEO ed esperto di advertising che, attraverso specifici accorgimenti cura il posizionamento del sito in questione cercando di mantenerlo sempre tra i primi posti nei risultati di ricerca per renderlo più visibile.
Un professionista esperto può arrivare a guadagnare anche 100 mila euro l’anno, mentre i dipendenti con qualche anno di gavetta dovranno accontentarsi di 35 mila euro.
E chi non ha una buona manualità e non è portato nemmeno per i lavori digitali? Non c’è da temere neanche per loro.
Altri lavori senza laurea
Una buona opportunità potrebbe essere quella dell’operatore import-export; ossia quella figura professionale che si occupa di organizzare e monitorare le spedizioni, gestire le pratiche burocratiche di dogana e ricevere nuovi ordini di spedizione.
La conoscenza della lingua inglese è un requisito indispensabile per chi intende tuffarsi in questo lavoro, insieme alla conoscenza delle norme vigenti dei Paesi in cui vengono effettuate le spedizioni.
Con un po’ di esperienza in campo si possono superare i 30 mila euro l’anno.
Un’ottima conoscenza della normativa fiscale, dell’inglese e di altre lingue straniere, oltre al possesso di una patente doganale, possono aprire le porte dell’addetto alla dogana.
Il suo compito è di gestire ed organizzare i vari trasporti via mare e terra, occuparsi dei contratti con gli spedizionieri ed il disbrigo delle pratiche burocratiche ad essi connesse.
Anche in questo caso la retribuzione si aggira sui 30 mila euro l’anno.
Esiste poi il responsabile vendite. Per diventare tale non esiste un percorso formativo specifico ma lo si diventa acquisendo esperienza nel campo, tant’è che molte aziende ricercano questa figura professionale con un minimo di esperienza di 2/5 anni.
I suoi compiti sono vari: dall’organizzare, dirigere, controllare e valutare le attività di aziende e le sue parti coinvolte in attività commerciali, industriali e di vendita sia all’ingrosso che al dettaglio.
E’ inoltre responsabile di raggiungere gli obiettivi prefissati delle aziende massimizzando le vendite.
Un responsabile alle vendite di media esperienza guadagna 35 mila euro l’anno.
Il lavoro del tecnico commerciale implica, invece, una preparazione tecnica specifica, per cui è necessario possedere un diploma tecnico di scuola superiore, negli indirizzi di marketing, finanza e amministrazione.
Il suo compito consiste nella vendita di prodotti e servizi aziendali a governi ed a stabilimenti industriali e commerciali a livello nazionale ed internazionale.
La sua retribuzione va dai 35 ai 55 mila euro annui.
Un ulteriore alternativa potrebbe essere quella di fare il pilota. Chi di noi non ha mai sognato di solcare i cieli?
Per diventare pilota bisogna innanzi tutto possedere quelle idoneità psico-fisiche richieste e certificate dall’Istituto medico legale dell’Aeronautica militare o da un ambulatorio della sanità marittima del Ministero della Salute.
Delle buone conoscenze in materie quali la fisica e la matematica ed il superamento di un corso d’inglese.
Ottenuto questo si parte con un corso per conseguire la licenza di pilota privato (PPL), al quale successivamente si aggiungerà un corso per ottenere la licenza commerciale (CPL).
Per il raggiungimento della licenza professionale si dovranno poi sostenere diversi esami a quiz in lingua inglese che occorreranno per raggiungere una idoneità in teorica preliminare (Frozen ATPL) e una completa (Full ATPL).
Il tutto completato da scuole di addestramento dislocate sul territorio nazionale.
Non è proprio una passeggiata! Il guadagno dei piloti varia in base al tipo di voli; chi fa i voli intercontinentali guadagna anche 7 mila euro al mese.
In conclusione, se stai cercando un lavoro senza laurea, non c’è niente di meglio che prendere spunto dalle idee proposte in questo articolo che magari abbinate alle proprie passioni personali possono permetterti di arrivare a svolgere un’attività ottimamente retribuita, senza per questo aver frequentato l’università.