Imu e Tasi 2016, vanno pagate entro il 16 giugno prossimo. Si dovrà infatti corrispondere la prima rata di acconto che si calcola sulla base delle aliquote stabilite l’anno precedente dal proprio comune. Le prime case sono esenti e ci sono anche altre agevolazioni che sono indicate di seguito.
Com’è ormai risaputo, con l’ultima Legge di stabilità sono state rimosse le tasse comunali riferite agli immobili considerati prima abitazione.
IÂ possessori di un solo un appartamento non pagheranno nulla, a condizione che non faccia parte della categoria di immobili considerati di lusso, ovvero A/1, A/8, A/9.
Allo stesso tempo, nessun esborso per gli inquilini che abitano in appartamenti usati come dimora principale, e che dunque restano anch’essi esclusi dalle imposte immobiliari.
Sono stati inclusi anche benefici per i proprietari di immobili locati a canone concordato: si tratta di un abbattimento del 25% sull’importo totale di tasse dovute.
Inoltre, previsti risparmi anche per le case date in comodato d’uso gratuito a genitori e figli (sconto del 50%); infine, gli agricoltori regolarmente registrati come imprenditori agricoli, non avranno più tasse da pagare sui terreni di cui sono proprietari.
L’Imu è stata eliminata anche per i terreni di montagna e di collina, così come per il coniuge separato che possiede la casa assegnata all’altro coniuge dal giudice e per gli immobili degli anziani ricoverati in casa di cura, sempre che il Comune in cui sono dislocati abbia stabilito l’assimilazione a prima casa e a patto che l’immobile sia stato concesso in locazione.
Per ogni agevolazione Imu e Tasi sopra indicata, ovviamente ci sono specifici casi in cui non si ha diritto ad usufruirne.
Continuerà a pagare chi possiede un solo immobile ma non ci abita, e chi ha affittato facendo contratti di durata inferiore ai tre anni + due, mentre si avrà una decurtazione di un quarto nel caso in cui il locatore abbia affittato a studenti fuori sede.
Attenzione perchè per poter avere lo sconto è necessaria la registrazione del contratto, sia che si tratti di affitto oppure comodato d’uso, cosa che può essere fatta fino al giorno precedente l’ultima data utile per pagare.
Per mettersi in regola bisogna ricorrere al cosiddetto ravvedimento operoso, che comporta il pagamento di una sorta di ulteriore tassa di importo pari a qualche decina di euro.