I buoni fruttiferi postali rappresentano, assieme ai libretti di risparmio postale, la forma di risparmio piĂą comune proposta da Poste Italiane.
Altro non sono che titoli cartacei (o registrazioni contabili, nel caso dei buoni dematerializzati) contenenti un credito a favore del titolare nei confronti dell’ente che li emette, ossia la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), società di proprietà dello Stato italiano, il quale si fa anche garante della validità e riscossione.
Il loro rendimento è medio basso, motivo per cui non vengono considerati forme di investimento, ma solo di risparmio.
Hanno comunque successo perchè non sono tassati, nè per essere sottoscritti, nè all’atto del rimborso e non hanno spese di successione.
Come unico costo hanno la tassazione del 12,5% sugli interessi.
Gli investimenti partono solo da 50 euro e aumentano da 50 in 50, rappresentando quindi una forma di investimento o risparmio accessibile a tutti.
Tra tutte le tipologie di buoni fruttiferi, sicuramente hanno il rendimento più alto quelle dedicate ai minori, in quanto assicurano in Cassa l’intera somma investita per un lungo periodo di tempo.
Sottoscrivibili da un genitore, un parente o semplicemente un amico dei familiari del minore, rappresentano molto spesso un regalo speciale per il compleanno del bambino il quale, raggiunti poi i 18 anni, si ritroverà con una certa somma di denaro per acquistare la prima macchina, fare un viaggio speciale, o realizzare un sogno nel cassetto.
Gli interessi per questo tipo di buoni, crescono nel tempo, partendo dall’1% per i primi 3 anni, 1,5% per il quarto e quinto anno, per poi salire all’1,75 per i successivi 2 anni.
Si assesta quindi al 2% dall’ 8° all’ 11° anno, per poi salire a 2,5% fino al 15° anno, terminando infine al 3% fino al 18° anno.
Agli adulti purtroppo le cose non vanno altrettanto bene; essi potranno scegliere tra diverse formule tra cui le più convenienti sono le 3×4 e 4×4.
La prima formula è dedicata a chi vorrà investire i suoi risparmi fino a 12 anni, potendo contare su un interesse dello 0,25% dopo il terzo anno, 0,30% alla fine del sesto anno, 0,70% alla fine del nono anno, per poi giungere all’1% alla fine del dodicesimo.
Nel caso di recesso prima dei tre anni, si otterrĂ solo il rimborso della cifra investita senza interessi, mentre dalla fine del terzo anno in poi si avranno anche gli interessi al netto degli oneri fiscali del 12,5%.
La formula del 4×4 si rivela, in confronto alla precedente, più conveniente in quanto il rendimento lordo raggiunto dopo i 12 anni sarà dell’1,25%.
Per scendere nei particolari gli interessi partiranno dallo 0,25% alla fine del 4° anno, per poi salire a 0,60% alla fine dell’8° anno.
Passeranno quindi a 0,90 fino al 12° anno, dopo il quale si assesteranno come già detto a 1,25% fino al 16°.
Come per la formula precedente, anche con questa si può ottenere il rimborso anticipato, ma non più dopo 3 anni, bensì dopo 4, per ciò che concerne gli interessi.
Va inoltre sottolineato che fino ai 5 mila euro investiti, non si dovrĂ pagare nessuna imposta di bollo, imposta che sarĂ dovuta solo superata detta cifra.
Dopo aver parlato di questi che sono i buoni fruttiferi con piĂą alto rendimento, passiamo ora ad accennare, solo per conoscenza, gli altri tipi di buoni esistenti.
Un altro tipo di buono fruttifero immesso da poco sul mercato è “Buoni Fruttiferi 3 Anni Plus”.
Rappresenta una forma di risparmio, come dice il nome stesso, di soli 3 anni con un rendimento medio dello 0,40% annuo.
Abbiamo poi la formula 3Ă—2 per un investimento di 6 anni.
Come per le altre due formule sorelle, anche in questo caso si potrà svincolare da subito solo il capitale investito, mentre si potranno avere gli interessi solo a partire dalla fine del 3° anno; interessi che saranno solo dello 0,25%, aumentando allo 0,35% fino al 6° anno.
Abbiamo poi i buoni postali ordinari che rappresentano una formula di investimento lungo: 20 anni.
Il loro rendimento aumenta nel tempo e, come per i precedenti, non ci sono spese per la gestione e la sottoscrizione ma sono soggetti agli oneri fiscali.
I rendimenti, il cui tasso è stato aggiornato da Poste Italiane il 10 settembre 2019, parte da uno 0,05% lordo del primo anno fino ad arrivare allo 0,90% del 20°.
I Buoni fruttiferi postali 4 anni Risparmiosemplice hanno una durata massima di 4 anni e sono riservati a quei maggiorenni che hanno attivato un piano di risparmio presso Poste Italiane, chiamato per l’appunto Risparmiosemplice.
Questa forma di risparmio dà la possibilità di accantonare anche piccole somme di denaro, ripetute nel tempo, invece di una grossa cifra all’inizio dell’investimento.
Il rendimento è dello 0,25 lordo annuo.
Infine abbiamo l’ultimo arrivato nella famiglia dei buoni fruttiferi: Buoni fruttiferi Postali 170° CDP –Premium.
Nato per festeggiare l’anniversario dei 170 anni della Cassa Depositi e Prestiti, offre un rendimento lordo dell’1% con una durata di 4 anni al termine dei quali si otterranno capitale ed interessi.
L’estinzione prima dei 4 anni, come per i precedenti, darà diritto solo alla restituzione del capitale.
Una sua variante è il Buono 170 CDP- Fedeltà .
Esso è riservato a chi è già cliente e, per l’esattezza, a chi ha un buono scaduto a partire dal 1 novembre 2019.
Il rendimento è esattamente lo stesso del precedente.
L’unica differenza consiste nel motivo per cui è stato messo sul mercato; ossia mantenere denaro all’interno della cassa; denaro che altrimenti, una volta scaduto il buono fruttifero a novembre, sarebbe stato portato via.