Risparmiare Benzina Evitando le Truffe dei Distributori

In circostanze simili solitamente le compagnie petrolifere (sono loro a risponderne, non il benzinaio) non fanno molte storie perchè sono coperte da polizze assicurative che coprono anche queste evenienze e quindi risarciscono in tempi piuttosto brevi.


Prezzi esposti diversi da quelli applicati

Può accadere di che il prezzo esposto nei tabelloni ben in evidenza all’ingresso dei distributori di benzina, risulti inferiore a quello applicato; talvolta la discordanza è evidente poichè il prezzo alla pompa non corrisponde a quello dei tabelloni.

In quest’ultimo caso è piò facile rendersene conto, a patto che si prenda l’abitudine di controllare sempre.

Se ciò dovesse accadere, pretendere di pagare tra i prezzi esposti quello inferiore, non prima di aver chiamato i carabinieri poichè si tratta di una vera e propria truffa in piena regola.

Quantità di carburante erogato non corrispondente 

Talvolta la truffa è ben più sottile, poichè in tali casi i benzinai truffaldini per fregare gli ignari consumatori, oltre che l’erario, manomettono le pompe asportando illegalmente i sigilli apposti dall’ufficio metrico (ente di controllo a cui fanno capo le Camere di Commercio territoriali).

Tecnicamente, tale inghippo, consiste nel far risultare alla pompa un determinato prezzo al litro, erogando però di fatto un quantitativo di carburante minore rispetto a quello effettivamente pagato.

Fortunatamente anche in questo caso è possibile scoprire l’inganno: basta fare una semplice operazione matematica (magari usando la calcolatrice presente ormai in tutti i cellulari).

Bisogna dividere l’importo di benzina richiesto, per il prezzo al litro rilevato alla pompa: se i litri erogati e segnalati dal contatore della pompa stessa non corrispondono a quelli indicati dal calcolo effettuato ma risultano di meno, vuol dire che c’è in atto un vero e proprio raggiro.

Esempio concreto: si vogliono mettere 20 euro di carburante, con un prezzo per litro pari a 1.935 euro; basta dividere 20.000 per 1935 e si avrà come risultato il numero di litri che la pompa deve obbligatoriamente erogare (nell’esempio 10 litri, 33).

Come per gli altri casi riportati sopra, anche in questa spiacevole situazione è bene allertare le forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia o Guardia di Finanza) e smascherare il truffatore che sicuramente, in futuro, ci penserà 2 volte prima di fare il furbo.

Questi sono solo alcuni dei casi più frequenti di truffe dei benzinai ai danni dei consumatori.

Sempre e comunque, se ci si trova davanti ad un distributore disonesto, è bene ricordare che si può richiedere il rimborso della benzina mancante, u risarcimento danni per la tentata truffa oltre che le relative spese legali.

Anche non farsi fregare è un’ottimo sistema per risparmiare benzina.

Non dimenticate infine di usare il passaparola per segnalare ad altri il benzinaio truffaldino ed evitare che altre persone, magari meno accorte di voi, possano restare vittime di uno spiacevole imbroglio.



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