La protesta degli avvocati
Gli ordini forensi hanno espresso il proprio dissenso riguardo la conciliazione obbligatoria.
Secondo gli avvocati infatti sarà un balzello in più per i cittadini, che saranno costretti a pagare obbligatoriamente anche se la conciliazione non andrà in porto e si arriverà in tribunale.
Secondo altri punti di vista, gli avvocati sono contrari per motivi ben diversi.
Con l’entrata in vigore della conciliazione obbligatoria infatti, vedranno sfuggirsi di mano una fetta corposa di introiti dovuti all’assistenza legale nei confronti dei cittadini che fino ad ora, anche per futili motivi, pagavano un legale per essere assistiti (previo lauto compenso) anche quando le possibilità di vincere una causa erano prossime allo zero.
Probabilmente la verità sta nel mezzo.
Ad ogni modo, in questo articolo, si vuole evidenziare esclusivamente l’opportunità per molti laureati di potersi creare uno sbocco lavorativo.
Come diventare Mediatore Conciliatore
Per poter svolgere l’attività di mediatore civile bisogna acquisire l’abilitazione frequentando un corso della durata di 50 ore presso uno degli organismi accreditati dal Ministero della Giustizia.
Si dovranno studiare le norme in materia di conciliazione, la storia della mediazione, le tecniche di comunicazione da usare e la simulazione di un caso concreto.
La frequenza al corso è obbligatoria e si conclude sostenendo un esame a quiz con risposta multipla.
Successivamente al conseguimento dell’attestato si ottiene l’abilitazione a svolgere l’attività di conciliatore o mediatore civile che diventa effettiva previa iscrizione nelle liste di mediazione.