Liste d’Attesa per Visite Mediche ed Esami: Come Evitarle

Quando c’è bisogno di fare una visita medica o un’esame, spesso accade di dover aspettare tempi d’attesa molto lunghi. Il discorso non cambia se si tratta di urgenze dovute a motivi di salute. Eppure il modo per evitare le attese c’è ma è sconosciuto ai più. Vediamo come funziona.


Quando si ha necessità di effettuare una visita o un esame, come si sa, è necessario innanzitutto fare la prenotazione.

In molte città italiane la cosa è possibile anche per telefono, in altre occorre recarsi presso gli uffici Asl di competenza oppure in farmacia.

In un caso o nell’altro, il più grosso problema è dato dal fatto che, sempre più spesso, prima di poter fare la visita o l’esame prescritti dal medico o dallo specialista bisogna attendere tempi biblici.

Poco male se si tratta di una visita di routine, ma cosa succede se per motivi di salute c’è urgenza?

Chi può permetterselo, in questi casi ricorre a cliniche o laboratori privati;  chi non ha possibilità economiche cosa deve fare?

La soluzione esiste, ed è più semplice di quanto si possa credere. Peccato che quasi nessuno ne sia al corrente.

Il medico curante infatti, nel momento in cui prescrive una visita specialistica o una particolare analisi clinica, ha la facoltà di indicare sulla ricetta il tipo di urgenza della visita-esame da effettuare.

Solo a discrezione del dottore quindi, c’è la possibilità di poter usufruire della prestazione medica di cui si ha bisogno aspettando da un minimo di 72 ore fino ad massimo di tempo indefinito.

Il Servizio sanitario infatti stabilisce Regione per Regione tempi specifici entro i quali devono essere garantiti visite ed esami specialistici.

Si distinguono 4 tipologie: le urgenti, brevi, differibili, programmabili.

Ogni tipologia  di urgenza della visita-esame da effettuare è contraddistinta, nella ricetta rilasciata dal medico, da una lettera diversa.

Rrispettivamente, dalle più urgenti alle meno urgenti si trova impressa sull’impegnativa rilasciata dal dottore una delle seguenti lettere maiuscole: U (urgenti), B (brevi), D (differibili), P (programmabili).

Appare ovvio che se una persona sta male o ha una determinata patologia che richiede esami o visite di controllo urgenti, non può certo aspettare mesi o anni.

Allora non si capisce come  mai perchè sempre più spesso si sentono casi, anche di malati gravi, che, non essendo informati di quello che stabilisce la legge, si ritrovano a dover sottostare ad interminabili liste d’attesa.

È sempre il medico prescrittore che, al momento della redazione della richiesta per una visita e/o un esame specialistico, stabilisce il livello di priorità della prestazione, barrando apposite caselle sulla ricetta, definendo così se la prestazione è urgente, urgente differibile o programmabile.

Quindi se riteniamo che il nostro stato di salute è incompatibile con tempi d’attesa lunghi, possiamo sempre far presente la cosa al dottore invitandolo a mettere nella ricetta l’apposita dicitura equivalente all’urgenza, visto che è un nostro diritto.

Se poi, anche con l’opzione d’urgenza non riusciamo a ricevere la prestaziuone entro i termini stabiliti, possiamo richiedere di farle usufruendo della cosiddetta intramoenia.

Si tratta semplicemente della medesima prestazione erogata dai medici di un ospedale, al di fuori del normale orario di lavoro, che utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa equivalente al ticket.

In conclusione quindi, la prossima volta che avete bisogno di fare una visita specialistica o un esame urgente che solitamente richiedono lunghe liste d’attesa, ricordatevi di richiedere al dottore di indicare in ricetta la tipologia d’urgenza.

Da sapere: negli ultimi tempi, sempre più spesso si possono fare visite mediche ed esami spendendo poco, grazie alle tante offerte dei laboratori privati che per soddisfare le richieste degli utenti hanno adeguato i prezzi al ribasso.