Bonus Bebè 2014: Tutti i Dettagli

buono nuovi nati 2014Il Voucher nuovi nati è attivo anche per il 2014 visto che, dei 22 milioni di euro stanziati precedentemente è stato utilizzato solo il 37% del budget disponibile. Avrebbero potuto beneficiarne infatti 11 mila famiglie, mentre invece sono state presentate solo 3 mila domande a causa della scarsa informazione e della difficoltà a farne richiesta.


Inoltre, per usufruire del contributo nascite, occorreva rinunciare al congedo parentale ed anche per questo motivo molti nuclei familiari hanno deciso di rinunciarci.

Il buono mensile per chi ha avuto un figlio, pari a 300 euro al mese fino ad un massimo di 6 rate, hanno lo scopo di contribuire all’acquisto e al pagamento di servizi per i piccoli, quali asili nido o baby sitter.

Bonus Nuovi nati 2014: Come fare Domanda

Rispetto al passato non variano le modalità per richiedere il contributo, iter che può essere fatto esclusivamente in modalità telematica, nel momento in cui verrà pubblicato il bando da parte dell’Inps (entro il mese di luglio).

A chi spetta il Voucher nascite 2014

L’assegno può essere richiesto dalle madri lavoratrici nel caso in cui non abbiano diritto all‘indennità di maternità dovuta dall’Inps oppure alla retribuzione per il periodo stesso di maternità.

Nell’eventualità in cui l’ammontare dell’indennità o della retribuzione sia inferiore all’importo dell’assegno bonus, la madre che lavora può rivolgersi al Comune di residenza anche per ottenerlo in misura ridotta.

Questo sia riguardo i figli biologici (di età non superiore ai 6 anni) che quelli adottati o affidati (in tal caso età massima 18 anni).

Anche le madri che hanno usufruito in parte del congedo parentale possono accedere al bonus, limitatamente per i mesi di congedo non ancora usufruiti.

Assegnazione del Bonus Bebè 2014

La graduatoria degli aventi diritto verrà stilata (sempre dall’ente di previdenza sociale) in base all’ordine di presentazione delle domande e considerando l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) entro 15 giorni dal termine ultimo di presentazione.

Erogazione del bonus per l’anno in corso

Il buono nascite dell’Inps verrà erogato attraverso buoni lavoro per le baby sitter, oppure, in caso di asilo, sarà l’Inps stessa a provvedere al pagamento della struttura dietro esibizione dei documenti che ne certifichino l’iscrizione, mentre l’incasso va fatto presso gli Uffici Postali.

Cosa serve per fare domanda

La domanda dovrà contenere i dati anagrafici della madre richiedente, del padre e del figlio, oltre ai periodi di congedo e alla modalità di fruizione del bonus e alle generalità del datore di lavoro.

Prestito Agevolato in Alternativa al Buono Nuovi Nati

La legge di Stabilità prevede anche ulteriori aiuti alle famiglie che hanno avuto un figlio da poco. Non si tratta però del vecchio buono nascite consistente in 1000 euro a fondo perduto, bensì in un prestito agevolato dell’importo massimo di 5 mila euro, che può essere restituito a rate nell’arco massimo di 5 anni.

Nessun limite di reddito per richiederlo, tranne il fatto che, se l’ISEE è al di sotto dei 15.000 euro, la garanzia statale viene innalzata dal 50 al 75%, rendendo più semplice ed immediato l’accesso al finanziamento.

I nuclei familiari interessati a richiedere l’aiuto economico possono accedere al prestito tramite gli istituti di credito bancari e finanziari aderenti, presentando domanda entro il 30 giugno seguente la nascita o l’adozione del minore.

Esclusione dall’Incentivo Nascite

Non rientrano tra le categorie ammesse all’agevolazione le madri che lavorano in proprio, quelle che hanno usufruito del fondo per la famiglia del decreto Bersani e le mamme già esentate dal pagamento dei servizi per l’infanzia pubblici o convenzionati.

Voucher Bebè 2014: le Novità

Salvo modifiche dell’ultimo momento, non sono previsti cambiamenti rispetto al passato; questo potrebbe replicare il flop dell’anno scorso quando il bonus bimbi si è potuto richiedere esclusivamente nell’unico giorno disponibile.

Come se ciò non bastasse, i buoni poi si potevano spendere soltanto in alcuni asili accreditati dall’Inps.


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