Tassa sui Defunti: si Pagherà anche per Morire

A quanto pare, a breve, anche andare all'altro mondo diventerà un lusso. In questi giorni infatti, è stato presentato un disegno di legge ad opera di Stefano Vaccari del Pd, sottoscritto dalla maggior parte dei suoi compagni di partito spoltronati a Palazzo Madama, che istituisce delle vere e proprie tasse sul caro estinto.

Occorre premettere che nel bel paese la tassa sul defunto c'è sempre stata, visto che se uno muore, bisogna pagare per il certificato di constatazione di decesso rilasciato dall’ufficiale sanitario della Asl.

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A questo pare però questa non bastava visto che la nuova imposta sulla morte è già in discussione al Senato e potrebbe essere approvata molto presto.

Il decreto in oggetto, che in teoria dovrebbe modificare il settore delle onoranze funebri e di tutto ciò che ruota attorno al mondo del passaggio a miglior vita, di fatto introduce nuove gabelle e dunque altri soldi da sborsare non solo quando arriva il momento del riposo eterno, ma anche a posteriori.

In primis viene introdotta l'iva sui servizi funerari, fino ad oggi esente, che sarà del 10%.

Inoltre, l'ennesimo balzello, riguarderà le operazioni cimiteriali qualunque esse siano (tumulazione, cremazione, ecc.); si pagheranno 30 euro di tasse all'anno, sempre che non aumentino in base all'inflazione.

Infine, anche se quest'ultima tassa toccherà i cittadini solo di riflesso, nel disegno di legge attualmente allo studio si prevede che i Comuni destinino il 20% della Tasi incassata ai cimiteri monumentali per la gestione dei loro costi, facendo dunque lievitare le spese anche nei confronti della gente.



A farne le spese anche le tante piccole imprese italiane di onoranze funebri che rischiano la chiusura forzata.

Questo perchè nella legge del Pd è prevista la trasformazione di quelle più piccole in una sorta di agenzie di rappresentanza di quelle più grandi. 

Aumenteranno anche gli obblighi a carico delle ditte: chi effettua fra 301 e mille funerali all’anno dovrà dotarsi di almeno 3 mezzi funebri di proprietà, un minimo di 6 dipendenti con contratto a tempo indeterminato e un direttore tecnico.

Sopra i mille funerali annui almeno 4 mezzi funebri, 12 necrofori sempre assunti a tempo indeterminato e un direttore tecnico.

Le associazioni di categoria sono già insorte visto che, a loro dire, se la legge sulla morte dovesse entrare in vigore così com'è pensata al momento, tasse a parte, sarà violato l’articolo 41 della Costituzione sulla libertà di impresa.

I nuovi requisiti minimi richiesti agli operatori infatti, rischierebbero di far chiudere tante realtà imprenditoriali italiane.

E se fino ad oggi affermare che anche i morti pagano le tasse poteva sembrare una barzelletta, ben presto sarà la cruda e vera realtà qui da noi, dove sempre più spesso, la fantasia dei politici in fatto di tasse va al di sopra della più folle e fantasiosa immaginazione.

Di questo passo non ci vorrà ancora molto affinchè facciano anche pagare il biglietto d'ingresso per andare a trovare i propri defunti al cimitero, condendolo magari con un bel sovraprezzo aggiuntivo per ogni fiore lasciato sulle tombe.







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