Tassa sui Rifiuti: Arriva il Rimborso dell’IVA

Sul rimborso dell’iva sulla Tarsu si parla da anni. Una sentenza della Cassazione ha stabilito definitivamente che  la Tarsu è un tributo e non è soggetto all’IVA. Pertanto, le richieste di rimborso sono lecite e ne hanno diritto sia i cittadini che le aziende. Ai privati andranno circa 500 euro a famiglia, le imprese avranno diritto ad un rimborso medio di circa 4mila euro.

Il rimborso dell’IVA pagata sulla Tariffa rifiuti riguarderà milioni di italiani e migliaia di aziende, che sicuramente non perderanno tempo a chiedere il risarcimento di quanto pagato e non dovuto.

La sentenza che ha messo la parola fine ad una questione irrisolta da anni è la n°3756 depositata l’8 marzo 2012.

Secondo diverse stime i rimborsi complessivi ammonteranno a circa 300 milioni di euro.

Le richieste vanno fatte attraverso un modulo IRT per il rimborso dell’IVA pagata sulla Tariffa rifiuti.

L’istanza di rimborso (IRT) del 10% dell”IVA pagata sulla Tariffa rifiuti, mira a tutelare ed assistere i contribuenti che hanno pagato più del dovuto.

Il rimborso come sancito dalla Corte Cassazione dovrà erogato, entro 60 giorni dal ricevimento della istanza di rimborso, in un’unica soluzione.



Attenzione però: se il Comune di appartenenza attraverso apposita delibera è passato dalla Tia1 alla Tia2, quest’ultima è per legge assoggettabile ad iva.

Le cose quindi sono meno semplici di quanto possa sembrare.

Semplificando al massimo, bisogna accertare se il proprio Comune ha applicato la Tia 1 oppure la Tia2.

Nel primo caso è più semplice fare richiesta ed il rimborso è certo.

In base alle prime indiscrezioni però, non è ancora chiaro chi dovrà farsi carico dei rimborsi.

Certo è che la domanda di rimborso deve essere presentata al gestore del servizio.

Nell’eventualità in cui si riceva un rifiuto, si dovrà citare in giudizio lo stesso gestore.







Approfondimento





NON HAI TROVATO
LE INFORMAZIONI CHE VOLEVI?

CERCA NEL SITO