Tagli alla Sanità: 180 Esami Clinici Diventeranno a Pagamento

A breve si dovrà pagare anche per molte analisi e test clinici che finora erano forniti gratuitamente dal servizio sanitario nazionale. Questo a causa dei tagli che il Governo sta studiando e che saranno totalmente a carico dei cittadini.

Curarsi in Italia, diventa sempre più un losso per chi può permetterselo. Il taglio riguarda in special modo le prestazioni diagnostiche, al fine di ridurre i costi per le casse dello Stato.

Solo per fare qualche esempio, le cure dentistiche saranno riservate esclusivamente ai ragazzi sotto i 14 anni e ai soggetti in stato di disagio economico, previsti tagli anche sulle analisi generiche e sugli interventi di laboratorio più costosi.

Per farla breve, saranno ben 180 le prestazioni, visite ed esami che non saranno più gratuiti ma interamente a pagamento da parte dei cittadini; la lista completa è stata redatta dal Ministero della Sanità.

Quel che si sa al momento è contenuto nel DM di individuazione delle condizioni di erogabilità e delle indicazioni di apropriatezza prescrittiva, che riguarderà 180 prestazioni di specialistica ambulatoriale su oltre 1700.

Si punta a stabilire limiti e modalità di erogazione, indicando i casi in cui potranno continuare ad essere a carico del Ssn.

Si fisseranno inoltre i criteri di valutazione finalizzati a stabilire i casi in cui la prestazione risulta prioritariamente utile e appropriata.

Saranno 7 le aree di intervento: prestazioni di odontoiatria, prestazioni di genetica, prestazioni di allergologia, prestazioni di laboratorio, Tac e RMN, Dialisi, Medicina Nucleare.

La norma prevede che in caso di comportamenti prescrittivi non conformi alle condizioni e alle indicazioni ministeriali, si applichino penalizzazioni su alcune componenti retributive del trattamento economico spettante ai medici. 



Attuazione dunque del cosiddetto Patto della salute siglato con le Regioni pochi giorni fa, attraverso il quale, tra quest'anno e il 2017, c'è l'obiettivo di recuperare più di 7 miliardi di euro.

Altre misure riguardanti risparmi in materia sanitaria

Beni e servizi: prevista la rinegoziazione dei contratti di acquisto in essere, compresi i contratti di concessione di costruzione e gestione, per raggiungere uno sconto medio del 5% su base annua.

Dispositivi medici: anche in questo caso rinegoziazione dei contratti in essere. Questa disposizione dovrebbe consentire di garantire il rispetto del tetto di spesa vigente fissato nella misura del 4,4%.

Per monitorare il flusso della fatturazione, sarà attivato presso il Ministero della Salute l’osservatorio prezzi dei dispositivi medici.

Farmaci: entro il 30 settembre prossimo l'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) rinegozierà la riduzione del prezzo di rimborso dei medicinali a carico del Ssn, suddivisi per raggruppamenti terapeuticamente assimilabili in due elenchi distinti per gli equivalenti e i branded.

Case di cura: azzeramento dei ricoveri in strutture convenzionate con meno di 40 posti letto, ad eccezione delle cliniche monospecialistiche.

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La ministra Lorenzin in un incontro avvenuto ieri coi sindacati di categoria, ha rassicorato i medici affermando che non ci saranno tagli indiscriminati ma semplicemente una lotta agli sprechi, al fine di rendere ancora più efficiente la sanità pubblica.







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