Sigarette Elettroniche: la Corte Costituzionale Annulla la Tassa

Ennesima bocciatura da parte della Corte Costituzionale che stavolta ha decretato l’abnormità e irragionevolezza della tassa sulle sigarette elettroniche.

Sigaretta spezzata

Secondo la Consulta i liquidi aromatizzati e i dispositivi per il consumo, non possono essere ritenuti surrogati del tabacco.

L’imposta, voluta dal Governo Letta (decreto legge 76 del giugno 2013), aveva comportato un innalzamento di più della metà del prezzo (precisamente il 58,5%) delle boccettine di fragranze e anche delle  e-cig.

Per farla breve, considerando gli aumenti, una persona che avrebbe deciso di passare alle sigarette elettroniche avrebbe speso più di quanto gli sarebbe costato continuare a fumare.

Per fortuna la sentenza depositata in data odierna ne ha però stabilito l’annullamento, poichè ritenuta legittima la questione sollevata dal Tar del Lazio nell’aprile del 2014, secondo cui la gabella in questione era da ritenersi incostituzionale.

I magistrati dunque hanno accertato che l’imposta viola l’articolo 3 della Costituzione, poichè:

assoggetta ad un’aliquota unica e indifferenziata una serie eterogenea di sostanze, non contenenti nicotina, e di beni, aventi uso promiscuo.

Pertanto:



appare del tutto irragionevole l’estensione del regine amministrativo e tributario proprio dei tabacchi anche al commercio di liquidi aromatizzati e di dispositivi per il relativo consumo, i quali non possono essere considerati succedanei del tabacco.

La decisione degli ermellini togati apre una voragine nelle casse dello Stato generando un buco dei conti pubblici stimato intorno ai 118 milioni di euro circa.

E dopo la sentenza sull’adeguamento delle pensioni che ha suscitato non poche polemiche, oltre al rischio per l’esecutivo di dover sborsare altri 18 milioni di euro, ancora una volta vien fuori che l’ennesima tassa è stata fatta coi piedi, solo con lo scopo di rastrellare soldi facili.

Più contenti sia gli swapatori, che i negozianti e i produttori di un settore che negli ultimi anni si è rivelato in continua crescita.

Senza considerare che, tassare uno strumento capace di ridurre se non eliminare totalmente il vizio del fumo, sarebbe stata una vera beffa.

Certo, non fumare proprio sarebbe ancora meglio, ma se con le e-cig si inalano meno sostanze tossiche rispetto al tabacco, oltre a spendere meno soldi, a trarne beneficio è innanzitutto la salute e poi anche il portafogli.

Concordi su questo punto di vista  numerosi oncologi anche tra i nomi più prestigiosi, convinti che questo sia un valido sistema per ridurre la dipendenza nei soggetti che fanno fatica a smettere di fumare.

Riferimenti: Sentenza 83/2015, Presidente CRISCUOLO – Redattore AMATO.
Udienza Pubblica del 14/04/2015 e Decisione del 15/04/2015.
Deposito del 15/05/2015  e Pubblicazione in G. U. 20/05/2015 n. 20.
Norme impugnate: Art. 62 quater del decreto legislativo 26/10/1995, n. 504.
Atti decisi: ord. 164 e 165/2014







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