Ebbene sì; quella della rottamazione delle cartelle Equitalia pare essere diventata un tira e molla di sentito dire, di forse, di potrebbe anche darsi che, ecc… ecc… I diretti interessati (i poveri contribuenti con qualche pendenza fiscale) in realtà sono solo confusi e frastornati da questo fiume di notizie rilasciate da organi di informazione non sempre ufficiali, social, media, ecc… che non sempre riportano fedelmente le notizie; creando per l’appunto solo un gran frastuono.
Prima della pubblicazione della norma i contribuenti avevano avuto l’impressione di poter in qualche modo risolvere le pendenze fiscali, grazie alla cancellazione delle sanzioni, degli aggi, degli interessi di mora e delle somme aggiuntive.
O almeno questo è ciò che trapelava riguardo la nuova rottamazione cartelle Equitalia.
Addirittura si parlava anche della riduzione del 25% del dovuto su capitali e interessi per i carichi affidati ad Equitalia prima della data del 31.12.2010.
Ma poi, il 24 ottobre 2016, è giunta la pubblicazione del decreto legge e i contribuenti hanno scoperto la triste verità: nessuna eliminazione dell’aggio (che nelle cartelle esattoriali è una delle voci che rende il debito più pesante), della riduzione del carico al 75% del dovuto non se ne parla proprio; e per finire niente più eliminazione delle somme aggiuntive. Una bella doccia fredda!
E’ bene comunque precisare che le Commissioni di Bilancio e Finanze stanno ancora discutendo sugli emendamenti in esame e quindi nessuno può dire per certo come potrebbe essere definito il calcolo della rottamazione.
Equitalia dal canto suo non vuole e non intende rilasciare alcun dato agli utenti riguardo le possibili riduzioni dei carichi pendenti, in quanto ha dichiarato che il software che la Sogei (la società incaricata di predisporre i programmi di calcolo dell’Agenzia delle Entrate) doveva consegnargli non è ancora pronto.
Stando così le cose si possono solo fare degli esempi in generale per tentare di capire il comprensibile.