Complice la crisi, il risparmio arriva anche sulla pausa pranzo, sopratutto per chi lavora in ufficio.
Sono infatti in costante aumento le persone che, per spendere meno, scelgono di consumare i propri pasti sul luogo di lavoro.
Dopo la colazione low cost arriva quindi il risparmio anche sulla pausa pranzo che ormai viene consumata sempre più spesso nelle sale riunioni degli uffici, se non addirittura nelle stesse scrivanie e postazioni di lavoro.
Sempre meno bar, tavole calde e rosticcerie, con notevoli benefici non solo per il portafogli ma anche per la salute.
Portare qualcosa di pronto da casa da consumare sul lavoro durante la pausa pranzo consente di abbattere le spese di quasi la metà .
Senza contare che in questo modo  si consumano pasti più sani ed equilibrati, oltre oltre ad avere l’opportunità di disporre di una maggiore varietà e scelta di alimenti.
Il motivo è presto detto: i costi della pausa pranzo sono aumentati vertiginosamente negli ultimi anni.
Se si fa il confronto con le care vecchie lire poi, si scopre che in un decennio, ad esempio, i prezzi di bottigliette d’acqua e pizzette sono raddoppiati se non addirittura in certi casi triplicati.
Basta fare due conti per rendersi conto che un pasto frugale nella pausa di lavoro può comportare spese mensili di qualche centinaio di euro.
Mentre invece,  un gustoso pranzo fatto in casa da consumare in ufficio si può preparare spendendo pochissimo e in tempi brevi.
Se poi si usa la frutta, gli yogurt o i cibi in scatola (privi di conservanti, offrono una grande varietà di alternative con carne, pesce e verdure spesso pronte per l’uso anche senza cottura) si risparmia ancora di più.
In questo modo si riescono ad abbattere ulteriormente i costi per la pausa pranzo sul lavoro.
Se la pausa pranzo consumata frugalmente in ufficio nasce dall’esigenza di spendere meno, ben presto ci si può rendere conto che è anche un modo per mangiare meglio.
Sarà contento non solo il nostro portafogli, ma anche e sopratutto il nostro stomaco: mangiare tutti i giorni panini (almeno che non si tratti di pane fatto in casa), pizzette e affettati, risparmio a parte, non fa certo bene alla salute.
Scegliere di portare il cibo da casa è un’abitudine senza dubbio salutare e conveniente.